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"Aeroporto Malpensa: "Stellar Flights", un viaggio visivo tra le quattro direzioni"
La mostra personale di Silvia Rastelli, curata da Fortunato D'Amico, ha inaugurato al Terminal 1 - area Food Court dell'aeroporto di Milano Malpensa. Il progetto, ideato da Luciano Bolzoni, invita i viaggiatori a partecipare a un percorso esplorativo che diventa una riflessione sull'identità individuale e collettiva.
Il nome "Stellar Flights" è un riferimento all'idea di viaggio come condizione originaria della vita, che si traduce in un linguaggio visivo ricco e dinamico. Le quattro direzioni cardinali - Nord, Sud, Est e Ovest - sono rappresentate come coordinate simboliche, disegnando un campo che contiene forze, genealogie, energie migranti.
Le installazioni con gli uccelli intensificano questa dinamica, creando presenze che evocano il viaggio come condizione originaria della vita. Il colore e la forma del volto si uniscono per offrire uno sguardo verso la pluralità dei linguaggi.
Il progetto invita a considerare la differenza come matrice generativa, riconoscendo che le diverse culture e storie sono il fondamento di un presente condiviso. "L'arte di Silvia Rastelli è una piattaforma di incontro, lo spazio in cui la convivenza trova direzione", sottolinea il progetto.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 7 gennaio 2026, offrendo ai visitatori l'opportunità di immergersi in un percorso esplorativo che diventa una riflessione sulla propria identità e sul mondo circostante.
La mostra personale di Silvia Rastelli, curata da Fortunato D'Amico, ha inaugurato al Terminal 1 - area Food Court dell'aeroporto di Milano Malpensa. Il progetto, ideato da Luciano Bolzoni, invita i viaggiatori a partecipare a un percorso esplorativo che diventa una riflessione sull'identità individuale e collettiva.
Il nome "Stellar Flights" è un riferimento all'idea di viaggio come condizione originaria della vita, che si traduce in un linguaggio visivo ricco e dinamico. Le quattro direzioni cardinali - Nord, Sud, Est e Ovest - sono rappresentate come coordinate simboliche, disegnando un campo che contiene forze, genealogie, energie migranti.
Le installazioni con gli uccelli intensificano questa dinamica, creando presenze che evocano il viaggio come condizione originaria della vita. Il colore e la forma del volto si uniscono per offrire uno sguardo verso la pluralità dei linguaggi.
Il progetto invita a considerare la differenza come matrice generativa, riconoscendo che le diverse culture e storie sono il fondamento di un presente condiviso. "L'arte di Silvia Rastelli è una piattaforma di incontro, lo spazio in cui la convivenza trova direzione", sottolinea il progetto.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 7 gennaio 2026, offrendo ai visitatori l'opportunità di immergersi in un percorso esplorativo che diventa una riflessione sulla propria identità e sul mondo circostante.