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Il terzo e ultimo concorso Pnrr, il cosiddetto "Pnrr 3", è finalmente alle porte. I docenti e professori che aspirano a migliorare le proprie carriere scolastiche possono cominciare ad annotare la data del 27 novembre, quando parte la procedura per l'accesso ai ruoli negli asili e nelle scuole elementari.
Dopo il primo turno concorso, in cui sono stati ammessi circa 40-45 mila insegnanti, ci sono ancora circa 30 mila posti da coprire. Il governo si è impegnato con Bruxelles ad assumere in tutto 70 mila nuovi docenti e la forzatura dei tempi ha sollevato critiche da parte dei sindacati.
I concorrenti dovranno affrontare una prova scritta, composta da 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti, su argomenti di ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico. La prova comprende anche quesiti volti ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali.
Il punteggio minimo per essere ammessi all'orale è di 70/100, mentre il colloquio serve ad accertare la preparazione del candidato sulla sua disciplina (italiano, matematica, eccetera) e le sue competenze didattiche. I titoli accademici, scientifici e professionali sono valutati con un punteggio massimo di 50 punti.
I vincitori dei precedenti concorsi non ancora saliti in cattedra dovranno far tesoro del fatto che oltre ai posti assegnati attraverso il concorso, c'è una riserva del 30 per cento di idonei che hanno diritto comunque all'assunzione. Questa riserva è calcolata in base ai numeri di pensionamenti previsti da qui al 2027-28.
Il governo si preoccupa che la graduatoria con i nomi dei vincitori dovrà essere pronta entro il 30 giugno 2026, ma la forzatura dei tempi ha sollevato critiche da parte dei sindacati.
Dopo il primo turno concorso, in cui sono stati ammessi circa 40-45 mila insegnanti, ci sono ancora circa 30 mila posti da coprire. Il governo si è impegnato con Bruxelles ad assumere in tutto 70 mila nuovi docenti e la forzatura dei tempi ha sollevato critiche da parte dei sindacati.
I concorrenti dovranno affrontare una prova scritta, composta da 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti, su argomenti di ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico. La prova comprende anche quesiti volti ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali.
Il punteggio minimo per essere ammessi all'orale è di 70/100, mentre il colloquio serve ad accertare la preparazione del candidato sulla sua disciplina (italiano, matematica, eccetera) e le sue competenze didattiche. I titoli accademici, scientifici e professionali sono valutati con un punteggio massimo di 50 punti.
I vincitori dei precedenti concorsi non ancora saliti in cattedra dovranno far tesoro del fatto che oltre ai posti assegnati attraverso il concorso, c'è una riserva del 30 per cento di idonei che hanno diritto comunque all'assunzione. Questa riserva è calcolata in base ai numeri di pensionamenti previsti da qui al 2027-28.
Il governo si preoccupa che la graduatoria con i nomi dei vincitori dovrà essere pronta entro il 30 giugno 2026, ma la forzatura dei tempi ha sollevato critiche da parte dei sindacati.