Ecco i dettagli inediti del closing di San Siro, lo stadio che sarà il teatro della rivalità tra Inter e Milan.
Dopo mesi di attesa, la storia dell'acquisto di San Siro sta finalmente diventando più chiara. In vista del closing, le due squadre milanesi hanno costituito rispettivamente Blue StadCo e Real StadCo, con un capitale sociale di 10 milioni ciascuna. Queste due newco hanno dato vita con quote uguali, a Jv HoldCo, anch'essa di diritto italiano e quest'ultima ha promosso San Siro Stadio spa.
Ma cosa significa tutto questo? In sintesi, le due squadre hanno creato una struttura piramidale per varie convenienze. Hanno effettuato un'inezione di equity cash di 5 milioni ciascuna a favore di Jv PropCo, attraverso Blue StadCo e Real StadCo e a seguire, su Jv HoldCo, sotto forma di capitale sociale e sovrapprezzo azioni.
Ma non è solo la struttura che interessa, ma anche l'investimento. Le due squadre devono al Comune circa 10,9 milioni - di cui 5,8 di corrispettivo ordinario in rate trimestrali e 5,1 di corrispettivo - a scomputo, che può essere sostituito, su richieste dei club, dalla realizzazione di opere secondo un programma concordato con il Comune.
La perizia redatta l'1 ottobre 2024 dall'Agenzia delle Entrate ha stimato un valore di mercato dell'intera area GFU San Siro, includendo i diritti edificatori, di 197 milioni, di cui 73 milioni per lo Stadio Meazza, oltre ai costi del closing. L'acquisto delle aree circostanti, terreni edificabili adiacenti a San Siro e diritti edificatori da finalizzarsi in seguito, è pari a 124,1 milioni (prezzo differito).
Ma cosa ci aspetta il futuro? In relazione all'investimento iniziale della fase 1, il finanziamento di 354,1 milioni è articolato in un term facility di 205 milioni, una revolving credit facility di 25 milioni, una bank guarantee facility di 124,1 milioni cui si aggiunge equity per 17,5 milioni. Complessivamente l'investimento è fatto al 95% da debito e 5% equity.
E poi ci sono i contratti. Le quattro banche - mercoledì 5 - hanno concesso a Jv PropCo 73 milioni per lo Stadio Meazza e 124,1 milioni quale prezzo differito per le aree adiacenti. Jv PropCo stipula con le squadre un contratto di affitto (lease agreement) per l'uso del terreno di gioco per un canone di 13,5 milioni (durata 6+6 anni): tale contratto sostituirà l'attuale concessione tra Comune e squadre.
Ma c'è ancora più. L'atto di compravendita è risolutivamente condizionato e si scioglierà - si legge sempre nelle carte delle banche - con efficacia ex nunc (da ora in poi), qualora entro i termini della condizione non sussistano i presupposti di legge per l'inizio dei lavori edili inerenti la demolizione dell'attuale tunnel Patroclo e la realizzazione del nuovo tunnel Patroclo, la costruzione del nuovo stadio e la realizzazione delle urbanizzazioni funzionali e la parziale demolizione e conservazione dello stadio Meazza.
E allora? Speriamo che tutti i dettagli si chiariscano presto. Ma per ora, restiamo in attesa di sviluppi.
Dopo mesi di attesa, la storia dell'acquisto di San Siro sta finalmente diventando più chiara. In vista del closing, le due squadre milanesi hanno costituito rispettivamente Blue StadCo e Real StadCo, con un capitale sociale di 10 milioni ciascuna. Queste due newco hanno dato vita con quote uguali, a Jv HoldCo, anch'essa di diritto italiano e quest'ultima ha promosso San Siro Stadio spa.
Ma cosa significa tutto questo? In sintesi, le due squadre hanno creato una struttura piramidale per varie convenienze. Hanno effettuato un'inezione di equity cash di 5 milioni ciascuna a favore di Jv PropCo, attraverso Blue StadCo e Real StadCo e a seguire, su Jv HoldCo, sotto forma di capitale sociale e sovrapprezzo azioni.
Ma non è solo la struttura che interessa, ma anche l'investimento. Le due squadre devono al Comune circa 10,9 milioni - di cui 5,8 di corrispettivo ordinario in rate trimestrali e 5,1 di corrispettivo - a scomputo, che può essere sostituito, su richieste dei club, dalla realizzazione di opere secondo un programma concordato con il Comune.
La perizia redatta l'1 ottobre 2024 dall'Agenzia delle Entrate ha stimato un valore di mercato dell'intera area GFU San Siro, includendo i diritti edificatori, di 197 milioni, di cui 73 milioni per lo Stadio Meazza, oltre ai costi del closing. L'acquisto delle aree circostanti, terreni edificabili adiacenti a San Siro e diritti edificatori da finalizzarsi in seguito, è pari a 124,1 milioni (prezzo differito).
Ma cosa ci aspetta il futuro? In relazione all'investimento iniziale della fase 1, il finanziamento di 354,1 milioni è articolato in un term facility di 205 milioni, una revolving credit facility di 25 milioni, una bank guarantee facility di 124,1 milioni cui si aggiunge equity per 17,5 milioni. Complessivamente l'investimento è fatto al 95% da debito e 5% equity.
E poi ci sono i contratti. Le quattro banche - mercoledì 5 - hanno concesso a Jv PropCo 73 milioni per lo Stadio Meazza e 124,1 milioni quale prezzo differito per le aree adiacenti. Jv PropCo stipula con le squadre un contratto di affitto (lease agreement) per l'uso del terreno di gioco per un canone di 13,5 milioni (durata 6+6 anni): tale contratto sostituirà l'attuale concessione tra Comune e squadre.
Ma c'è ancora più. L'atto di compravendita è risolutivamente condizionato e si scioglierà - si legge sempre nelle carte delle banche - con efficacia ex nunc (da ora in poi), qualora entro i termini della condizione non sussistano i presupposti di legge per l'inizio dei lavori edili inerenti la demolizione dell'attuale tunnel Patroclo e la realizzazione del nuovo tunnel Patroclo, la costruzione del nuovo stadio e la realizzazione delle urbanizzazioni funzionali e la parziale demolizione e conservazione dello stadio Meazza.
E allora? Speriamo che tutti i dettagli si chiariscano presto. Ma per ora, restiamo in attesa di sviluppi.