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Il premio "Salva la tua lingua locale" torna a valorizzare i dialetti e le lingue locali nell'ambito di una comune identità nazionale. Questa iniziativa, promossa e organizzata da Unpli, l'Unione delle Pro loco d'Italia, e Ali, Autonomie locali italiane Lazio, con la collaborazione del Centro internazionale Eugenio Montale e il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati e del Comune di Roma, ha come obiettivo quello di riconoscere e valorizzare le lingue locali che spesso vengono considerate minacciate dalla homogenizzazione culturale.
Il presidente onorario del Premio, Giovanni Solimine, ha sottolineato l'importanza di questo premio nella promozione della cultura nazionale. "L'importanza di questo premio è confermata negli anni dal fatto che si sono aggiunte nuove sezioni - ha affermato Solimine - I dialetti non hanno mai smesso di essere la lingua degli affetti e della quotidianità in molte famiglie e contesti. L'esistenza di un premio come questo ha certamente favorito anche la produzione scritta, sia narrativa, sia di storia e tradizioni locali, poetica o teatrale".
Solimine si è soffermato poi sul ruolo dei dialetti e delle lingue locali nella musica. "Per alcuni anni è stato confinato soprattutto nell'ambito del folklore e delle tradizioni locali", ha osservato. Tuttavia, continua a rappresentare "una forma significativa di espressione tra i giovani, ad esempio nel rap o in altre forme di produzione musicale, anche autoriale e di rilievo, a volte a livello nazionale, come nel caso della canzone napoletana". Solimine conclude osservando che il dialetto in alcune forme di produzioni musicali "continua ad essere apprezzato dai giovani, senza alcun problema".
In sintesi, il premio "Salva la tua lingua locale" è un'importante iniziativa per valorizzare le lingue locali e promuovere una cultura nazionale più diversificata e ricca.
Il presidente onorario del Premio, Giovanni Solimine, ha sottolineato l'importanza di questo premio nella promozione della cultura nazionale. "L'importanza di questo premio è confermata negli anni dal fatto che si sono aggiunte nuove sezioni - ha affermato Solimine - I dialetti non hanno mai smesso di essere la lingua degli affetti e della quotidianità in molte famiglie e contesti. L'esistenza di un premio come questo ha certamente favorito anche la produzione scritta, sia narrativa, sia di storia e tradizioni locali, poetica o teatrale".
Solimine si è soffermato poi sul ruolo dei dialetti e delle lingue locali nella musica. "Per alcuni anni è stato confinato soprattutto nell'ambito del folklore e delle tradizioni locali", ha osservato. Tuttavia, continua a rappresentare "una forma significativa di espressione tra i giovani, ad esempio nel rap o in altre forme di produzione musicale, anche autoriale e di rilievo, a volte a livello nazionale, come nel caso della canzone napoletana". Solimine conclude osservando che il dialetto in alcune forme di produzioni musicali "continua ad essere apprezzato dai giovani, senza alcun problema".
In sintesi, il premio "Salva la tua lingua locale" è un'importante iniziativa per valorizzare le lingue locali e promuovere una cultura nazionale più diversificata e ricca.