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"Salis all'attacco degli accordi Ue sui Paesi sicuri"
Il recente patto europeo sull'immigrazione, ratificato con una maggioranza qualificata, ha sollevato le accuse di essere un "salto di qualità razzista e autoritario" nel diritto d'asilo. L'avversaria di Giorgia Meloni è stata ferma: "Si tratta di un piano di deportazione di massa che minaccia la sovranità dei nostri Stati". Il problema non è solo l'accordo in sé, ma il clima generale sempre più autoritario che colpisce le persone migranti e razzializzate. Ecco perché Salis afferma che si tratta di un salto nel buio.
Il patto europeo ha posto paletti precisi per l'attuazione del accordo, con tutele garantite, ma la sua stessa struttura è stata criticata: il diritto internazionale viene ridotto a carta straccia, sostituito dall'arbitrio dello Stato sovrano. Invece, si tratta di un ritorno al diritto, alla tutela dei confini e al diritto di tutela degli Stati.
Il problema non è solo la deportazione dei migranti irregolari, ma il fatto che questo piano sia stato ratificato con una maggioranza qualificata. È un segno che i partiti politici europei sono pronti a seguire l'itale del consenso e della paura, lasciando indietro il diritto e le tutele dei migranti.
Ecco perché Salis organizza un evento per costruire un fronte ampio e antirazzista di resistenza alle deportazioni. È tempo di dire basta a questo piano autoritario e di difendere i diritti degli immigrati irregolari, che non hanno fatto nothing per arrivare in Europa.
Il problema è che chi governa la politica europea oggi è un partito che cerca sempre più di rispondere alla paura dei cittadini. Ma il suo piano ha solo aumentato la paura e l'insicurezza. È tempo di cambiare rotta, di tornare al diritto e alla tutela dei confini, ma senza dimenticare i diritti degli Stati.
Il recente patto europeo sull'immigrazione, ratificato con una maggioranza qualificata, ha sollevato le accuse di essere un "salto di qualità razzista e autoritario" nel diritto d'asilo. L'avversaria di Giorgia Meloni è stata ferma: "Si tratta di un piano di deportazione di massa che minaccia la sovranità dei nostri Stati". Il problema non è solo l'accordo in sé, ma il clima generale sempre più autoritario che colpisce le persone migranti e razzializzate. Ecco perché Salis afferma che si tratta di un salto nel buio.
Il patto europeo ha posto paletti precisi per l'attuazione del accordo, con tutele garantite, ma la sua stessa struttura è stata criticata: il diritto internazionale viene ridotto a carta straccia, sostituito dall'arbitrio dello Stato sovrano. Invece, si tratta di un ritorno al diritto, alla tutela dei confini e al diritto di tutela degli Stati.
Il problema non è solo la deportazione dei migranti irregolari, ma il fatto che questo piano sia stato ratificato con una maggioranza qualificata. È un segno che i partiti politici europei sono pronti a seguire l'itale del consenso e della paura, lasciando indietro il diritto e le tutele dei migranti.
Ecco perché Salis organizza un evento per costruire un fronte ampio e antirazzista di resistenza alle deportazioni. È tempo di dire basta a questo piano autoritario e di difendere i diritti degli immigrati irregolari, che non hanno fatto nothing per arrivare in Europa.
Il problema è che chi governa la politica europea oggi è un partito che cerca sempre più di rispondere alla paura dei cittadini. Ma il suo piano ha solo aumentato la paura e l'insicurezza. È tempo di cambiare rotta, di tornare al diritto e alla tutela dei confini, ma senza dimenticare i diritti degli Stati.