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"Haiuto a sorgere un clima di tensione e polarizzazione tra gli appassionati dei libri e le realtà editoriali che vogliono mettere in discussione la presenza di un editore neofascista, Passaggio al bosco, all'edizione "Più Libri Più Liberi". La protesta è partita da parte di 99 firme di scrittori, intellettuali, giornalisti, cantanti e realtà editoriali che hanno firmato una lettera denunciando la polemica legata a questa presenza.
La questione è stata posta lo scorso 27 novembre dall'ex deputato Pd Emanuele Fiano, che aveva chiesto se fosse necessario ospitare editori di autori con linee editoriali neofasciste o neonaziste. Dopo una serie di giorni, la questione è tornata a farsi sentire con un nuovo messaggio che mette nero su bianco la polemica.
I firmatari della lettera affermano che il catalogo di Passaggio al bosco si basa in larga parte sull'esaltazione di esperienze e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita. "Il pamphlet scritto da Leon Degrelle, fondatore della divisione vallona delle Waffen Ss, rappresenterebbe un 'impareggiabile contributo alla formazione dell'élite militante'", scrivono.
La questione è diventata più complessa dopo le dichiarazioni dell'editore che ha affermato di riconoscere i valori della Costituzione italiana, ma che non condivide la base ideologica sottostante dei libri pubblicati. L'Aie (Associazione Italiana Editori) ha risposto attraverso il suo presidente Innocenzo Cipolletta che non ammette gli editori sulla base delle loro linee editoriali, ma pretende che questi sottoscrivano un contratto nel quale è esplicitato l'impegno di aderire ai valori della Costituzione.
In ogni caso, la questione rimane aperta e i lettori saranno quelli a valutare i libri pubblicati da Passaggio al bosco. Sarà alla Magistratura il compito di vigilare sulla liceità delle azioni e sulla opportunità della presenza di quei testi in un Paese dove vige il divieto dell'apologia al fascismo."
La questione è stata posta lo scorso 27 novembre dall'ex deputato Pd Emanuele Fiano, che aveva chiesto se fosse necessario ospitare editori di autori con linee editoriali neofasciste o neonaziste. Dopo una serie di giorni, la questione è tornata a farsi sentire con un nuovo messaggio che mette nero su bianco la polemica.
I firmatari della lettera affermano che il catalogo di Passaggio al bosco si basa in larga parte sull'esaltazione di esperienze e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita. "Il pamphlet scritto da Leon Degrelle, fondatore della divisione vallona delle Waffen Ss, rappresenterebbe un 'impareggiabile contributo alla formazione dell'élite militante'", scrivono.
La questione è diventata più complessa dopo le dichiarazioni dell'editore che ha affermato di riconoscere i valori della Costituzione italiana, ma che non condivide la base ideologica sottostante dei libri pubblicati. L'Aie (Associazione Italiana Editori) ha risposto attraverso il suo presidente Innocenzo Cipolletta che non ammette gli editori sulla base delle loro linee editoriali, ma pretende che questi sottoscrivano un contratto nel quale è esplicitato l'impegno di aderire ai valori della Costituzione.
In ogni caso, la questione rimane aperta e i lettori saranno quelli a valutare i libri pubblicati da Passaggio al bosco. Sarà alla Magistratura il compito di vigilare sulla liceità delle azioni e sulla opportunità della presenza di quei testi in un Paese dove vige il divieto dell'apologia al fascismo."