VoceComune
Well-known member
Un'altra morte misteriosa nella comunità sportiva: l'inchiesta sulla scomparsa di Anna Zilio si approccia ad un nuovo fascicolo, con la possibilità che il caso possa legarsi ad omicidio colposo. La 39enne atleta veneta è stata trovata morta a metà ottobre in casa sua, e il prossimo passo della procura di Verona prevede l'esame tossicologico dei campioni di sangue.
Inizialmente, gli inquirenti avevano aperto un fascicolo per accertare se Anna Zilio avesse subito un trauma cranico, ma con la scoperta dei due certificati medici falsi presentati dalla trentanovenne per il 2023 e il 2024, si è deciso di aprire un nuovo capo d'indagine. I documenti, pur avendo la medesima carta intestata della clinica in cui era stata visitata nel 2021 con successivo via libera, non sono stati riconosciuti come originali dal dottore firmatario.
L'avvocato della famiglia di Anna Zilio ha sostenuto che l'ombra del doping è qualcosa che i genitori escludono categoricamente. Ma c'è un altro caso affatto simile: quello di Alberto Zordan, il runner di 48 anni di Sovizzo scomparso nel sonno pochi giorni dopo la sua connazionale.
I due, pur appartenendo alla stessa squadra, non si conoscevano e avevano allenatori e medici diversi. Da quanto emerso, per Zordan tutti i certificati medici risultano in regola, ma ci sono ancora approfondimenti in corso per capire cosa abbia causato la sua morte.
Inizialmente, gli inquirenti avevano aperto un fascicolo per accertare se Anna Zilio avesse subito un trauma cranico, ma con la scoperta dei due certificati medici falsi presentati dalla trentanovenne per il 2023 e il 2024, si è deciso di aprire un nuovo capo d'indagine. I documenti, pur avendo la medesima carta intestata della clinica in cui era stata visitata nel 2021 con successivo via libera, non sono stati riconosciuti come originali dal dottore firmatario.
L'avvocato della famiglia di Anna Zilio ha sostenuto che l'ombra del doping è qualcosa che i genitori escludono categoricamente. Ma c'è un altro caso affatto simile: quello di Alberto Zordan, il runner di 48 anni di Sovizzo scomparso nel sonno pochi giorni dopo la sua connazionale.
I due, pur appartenendo alla stessa squadra, non si conoscevano e avevano allenatori e medici diversi. Da quanto emerso, per Zordan tutti i certificati medici risultano in regola, ma ci sono ancora approfondimenti in corso per capire cosa abbia causato la sua morte.