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Il Lazio e Roma diventano un paradiso per gli investitori nel settore del lusso, con il numero di strutture alberghiere a cinque stelle che cresce sempre più. Il nuovo rapporto Deloitte conferma che la nostra regione è il secondo polo di sviluppo dei luxury hotel in Europa, dopo Londra.
L'Italia, come già accennato, è un paese molto attraente per gli investitori e gli operatori internazionali, grazie a una combinazione di fattori: il patrimonio culturale unico, le prelibatezze enogastronomiche e la bellezza del paesaggio. Il Lazio, in particolare, è la prima regione con 109 hotel a cinque stelle, grazie alla spinta della Capitale che ha attirato le maggiori catene internazionali del settore alberghiero.
Roma è la "casa ideale di brand globali del lusso", come conferma lo studio. La città offre una domanda strutturalmente elevata sul segmento business e leisure, e al centro si trova un ciclo di nuove aperture a cinque stelle che spinge l'interesse degli investitori sull'intero territorio regionale.
Il Lazio offre un vantaggio competitivo in termini di diversificazione, grazie all'offerta di asset culturali e naturalistici diffusi, dai borghi storici alla costa. Questa possibilità di integrare destinazioni urbane iconiche e percorsi di scoperta meno battuti rende il territorio particolarmente interessante per operatori e Fondi d'investimento orientati a "prodotti esperienziali e a soggiorni più lunghi".
Il nuovo rapporto conferma che la "consolidata reputazione internazionale" dell'Italia e di Roma aumenta l'appello, senza che emergano destinazioni di rilievo comparabile. Il divario osservato difficilmente ipotizzabile fino a pochi anni fa delinea quindi una realtà consolidata.
In termini di flussi finanziari, prevale l'ottimismo. La metà degli investitori prevede di allocare più di 100 milioni di euro nel triennio e il 22% è disposto a superare i 200 milioni. Il segmento luxury ha registrato nel 2024 circa 4,7 milioni di arrivi e oltre 14 milioni di pernottamenti.
L'Italia diventa un hub europeo che si posiziona primi per quota di strutture, con una market share attorno al 21% e un fatturato annuo superiore ai 30 miliardi di euro. Il Bel Paese beneficia di un contesto positivo, testimoniato non solo dal flusso di turisti e visitatori, ma anche dall'ingresso o dall'espansione di marchi come Raffles, Four Seasons, Mandarin Oriental, Six Senses o Ritz-Carlton. Segnali chiari del potenziale ancora inespresso del Paese.
L'Italia, come già accennato, è un paese molto attraente per gli investitori e gli operatori internazionali, grazie a una combinazione di fattori: il patrimonio culturale unico, le prelibatezze enogastronomiche e la bellezza del paesaggio. Il Lazio, in particolare, è la prima regione con 109 hotel a cinque stelle, grazie alla spinta della Capitale che ha attirato le maggiori catene internazionali del settore alberghiero.
Roma è la "casa ideale di brand globali del lusso", come conferma lo studio. La città offre una domanda strutturalmente elevata sul segmento business e leisure, e al centro si trova un ciclo di nuove aperture a cinque stelle che spinge l'interesse degli investitori sull'intero territorio regionale.
Il Lazio offre un vantaggio competitivo in termini di diversificazione, grazie all'offerta di asset culturali e naturalistici diffusi, dai borghi storici alla costa. Questa possibilità di integrare destinazioni urbane iconiche e percorsi di scoperta meno battuti rende il territorio particolarmente interessante per operatori e Fondi d'investimento orientati a "prodotti esperienziali e a soggiorni più lunghi".
Il nuovo rapporto conferma che la "consolidata reputazione internazionale" dell'Italia e di Roma aumenta l'appello, senza che emergano destinazioni di rilievo comparabile. Il divario osservato difficilmente ipotizzabile fino a pochi anni fa delinea quindi una realtà consolidata.
In termini di flussi finanziari, prevale l'ottimismo. La metà degli investitori prevede di allocare più di 100 milioni di euro nel triennio e il 22% è disposto a superare i 200 milioni. Il segmento luxury ha registrato nel 2024 circa 4,7 milioni di arrivi e oltre 14 milioni di pernottamenti.
L'Italia diventa un hub europeo che si posiziona primi per quota di strutture, con una market share attorno al 21% e un fatturato annuo superiore ai 30 miliardi di euro. Il Bel Paese beneficia di un contesto positivo, testimoniato non solo dal flusso di turisti e visitatori, ma anche dall'ingresso o dall'espansione di marchi come Raffles, Four Seasons, Mandarin Oriental, Six Senses o Ritz-Carlton. Segnali chiari del potenziale ancora inespresso del Paese.