ItaliaLibera
Well-known member
A Roma, una sinagoga nel cuore del quartiere di Monteverde è stata imbrattata con vernice nera, lasciando tracce di rancore e divisione. I graffiti "Monteverde antisionista e antifascista" e "Palestina Libera" sembrano essere stati spennellati sulla facciata della sinagoga, come se volessero esprimere un odio profondo e rancoroso.
Il governo italiano si è già espresso con fermezza contro questa forma di violenza, il presidente del Consiglio Tajani affermando "Condanno con forza la profanazione. Basta odio". Queste parole sembrano essere una risposta diretta ai manifesti offensivi che hanno segnato la sinagoga, un simbolo della diversità e della tolleranza nel cuore della capitale.
La vittima di questo attentato, Michael Stefano Gaj Tachè, era un bambino quando fu ucciso nell'attentato del 1982 al Tempio maggiore di Roma. La sua morte è stata un traumatico evento per la comunità ebraica romana, e ora sembra essere stata ricordata in modo molto diverso. La questione non è solo quella della sicurezza, ma anche della presenza di ideologie estremiste che minacciano l'equilibrio sociale della nostra società.
Il governo italiano si è già espresso con fermezza contro questa forma di violenza, il presidente del Consiglio Tajani affermando "Condanno con forza la profanazione. Basta odio". Queste parole sembrano essere una risposta diretta ai manifesti offensivi che hanno segnato la sinagoga, un simbolo della diversità e della tolleranza nel cuore della capitale.
La vittima di questo attentato, Michael Stefano Gaj Tachè, era un bambino quando fu ucciso nell'attentato del 1982 al Tempio maggiore di Roma. La sua morte è stata un traumatico evento per la comunità ebraica romana, e ora sembra essere stata ricordata in modo molto diverso. La questione non è solo quella della sicurezza, ma anche della presenza di ideologie estremiste che minacciano l'equilibrio sociale della nostra società.