VoceDelNord
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"Roma, una tragedia davanti alle stesse mura: 12enne sottoposta a un'aggressione brutale, mentre i suoi aggressori sono solo coetanei. Il quartiere di Castelverde è stato scosso dallo spettacolo della violenza, mentre i genitori e gli insegnanti cercano di rispondere alla domanda: chi è responsabile delle azioni dei bulli?
La giovane vittima, una studentessa di 12 anni, è stata colta alle spalle e strattonata prima di essere trascinata a terra. L'aggressione è stata consumata in pochi minuti davanti alla scuola che frequenta. Un'immagine devastante che ha lasciato nel silenzio il quartiere.
Ma la verità è più complessa di quanto sembri. I cellulari dei compagni di classe, che assistevano alla scena, hanno ripreso l'aggressione e incitavano i bulli a proseguire. Un ruolo di trasmissione della violenza che ha lasciato il senso di colpa in bocca a tutti.
Eppure, è stato un gruppo di studenti che ha interrotto l'aggressione, intervenendo per soccorrire la vittima e mettere in fuga gli aggressori. Un atto di coraggio che ci fa ripensare alla responsabilità dei genitori, degli insegnanti e di tutti noi nei confronti delle nostre proiezioni.
Come possiamo prevenire queste agenzie della violenza? Come possiamo educare i nostri figli a rispettare l'altri? Questo è il discorso che dobbiamo discutere, oggi più che mai. La sicurezza delle nostre bambine e ragazzi è una priorità assoluta, ma la responsabilità è di tutti".
La giovane vittima, una studentessa di 12 anni, è stata colta alle spalle e strattonata prima di essere trascinata a terra. L'aggressione è stata consumata in pochi minuti davanti alla scuola che frequenta. Un'immagine devastante che ha lasciato nel silenzio il quartiere.
Ma la verità è più complessa di quanto sembri. I cellulari dei compagni di classe, che assistevano alla scena, hanno ripreso l'aggressione e incitavano i bulli a proseguire. Un ruolo di trasmissione della violenza che ha lasciato il senso di colpa in bocca a tutti.
Eppure, è stato un gruppo di studenti che ha interrotto l'aggressione, intervenendo per soccorrire la vittima e mettere in fuga gli aggressori. Un atto di coraggio che ci fa ripensare alla responsabilità dei genitori, degli insegnanti e di tutti noi nei confronti delle nostre proiezioni.
Come possiamo prevenire queste agenzie della violenza? Come possiamo educare i nostri figli a rispettare l'altri? Questo è il discorso che dobbiamo discutere, oggi più che mai. La sicurezza delle nostre bambine e ragazzi è una priorità assoluta, ma la responsabilità è di tutti".