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La maggior parte dei consumatori italiani non sa che i negozi sono obbligati a ritirare gratuitamente i rifiuti elettronici, ma solo il 12% di questi ne approfitta. Questa informazione è stata raccolta dagli esperti dell'Ipsos Doxa Italia per l'istituzione del Centro di Coordinamento Raee (CdC Raee).
I dati mostrano che i consumatori acquistano un elettrodometico in media 5 volte al mese, ma solo il 23% dei piccoli apparecchi viene smaltito correttamente. Il CdC Raee spiega che i rivenditori hanno l'obbligo di ritirare gratuitamente un vecchio apparecchio elettrico o elettronico di tipo equivalente al momento dell’acquisto di uno nuovo, garantendone il corretto avvio al riciclo.
I servizi di ritiro dei Raee sono anche offerti ai rivenditori online che consegnino direttamente o tramite un corriere. Il CdC Raee fornisce supporto per organizzare e gestire le campagne di informazione tra Comuni, rivenditori e consorzi.
Secondo il CdC Raee, occuparsi del fine vita può apparire una perdita di risorse, ma alcuni negozi hanno compreso che il consumatore che entra in negozio per consegnare un Raee può diventare un nuovo potenziale cliente. Il ritiro dei rifiuti può dare anche guadagni economici tramite un incentivo offerto dal CdC Raee.
I servizi di raccolta dei Raee a domicilio comunali, come quello dell’Amsa a Milano, sono già in funzione e hanno già effettuato 23 mila ritiri di apparecchi elettronici esausti. Il CdC Raee sottolinea che la gestione del fine vita è semplice ma gli italiani non lo sanno.
La Comunità Europea ha fissato per i produttori l’obbligo di usare almeno il 25% entro il 2030 di materie prime critiche recuperate da rifiuti elettronici, e con i sofisticati impianti di disassemblaggio, trattamento e rigenerazione si può recuperare fino al 95% del materiale e reimmetterlo nel mercato.
I dati mostrano che i consumatori acquistano un elettrodometico in media 5 volte al mese, ma solo il 23% dei piccoli apparecchi viene smaltito correttamente. Il CdC Raee spiega che i rivenditori hanno l'obbligo di ritirare gratuitamente un vecchio apparecchio elettrico o elettronico di tipo equivalente al momento dell’acquisto di uno nuovo, garantendone il corretto avvio al riciclo.
I servizi di ritiro dei Raee sono anche offerti ai rivenditori online che consegnino direttamente o tramite un corriere. Il CdC Raee fornisce supporto per organizzare e gestire le campagne di informazione tra Comuni, rivenditori e consorzi.
Secondo il CdC Raee, occuparsi del fine vita può apparire una perdita di risorse, ma alcuni negozi hanno compreso che il consumatore che entra in negozio per consegnare un Raee può diventare un nuovo potenziale cliente. Il ritiro dei rifiuti può dare anche guadagni economici tramite un incentivo offerto dal CdC Raee.
I servizi di raccolta dei Raee a domicilio comunali, come quello dell’Amsa a Milano, sono già in funzione e hanno già effettuato 23 mila ritiri di apparecchi elettronici esausti. Il CdC Raee sottolinea che la gestione del fine vita è semplice ma gli italiani non lo sanno.
La Comunità Europea ha fissato per i produttori l’obbligo di usare almeno il 25% entro il 2030 di materie prime critiche recuperate da rifiuti elettronici, e con i sofisticati impianti di disassemblaggio, trattamento e rigenerazione si può recuperare fino al 95% del materiale e reimmetterlo nel mercato.