Reggio Emilia, una donna di 72 anni è stata sottoposta a un complesso intervento chirurgico per risolvere il problema di deglutizione che le impediva di mangiare e bere da mesi. L'operazione, eseguita dall'equipe di Chirurgia Vascolare dell'arcispedale Santa Maria Nuova, ha permesso alla paziente di riprendere gradualmente l'alimentazione spontanea.
La donna, che era stata diagnosticata con una anomalia anatomica dell'arteria succlavia lusoria, si trovava in una posizione anomala tra l'esofago e la colonna vertebrale. Questo aveva causato una compressione sull'esofago, rendendole impossibile mangiare cibi solidi.
Inizialmente, si era pensato di risolvere il problema installando un sondino gastrico transcutaneo chiamato "Peg", per consentire l'alimentazione mediante nutrizione artificiale. Tuttavia, dopo un confronto tra i medici della Gastroenterologia, della Chirurgia Vascolare e della Radiologia, è stato deciso di procedere con un delicato intervento di posizionamento di endoprotesi vascolari a livello dell'aorta toracica prossimale e il confezionamento di un bypass a livello del collo per garantire la vascolarizzazione dell'arto destro.
Grazie all'intervento chirurgico, la paziente è stata in grado di riprendere gradualmente l'alimentazione spontanea e ha potuto rimuovere il sondino gastrico. Oggi, si trova a essere una donna sana e felice, capace di vivere una vita normale senza più problemi di deglutizione.
L'operazione è stata eseguita con successo dall'equipe chirurgica dell'arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, che ha dimostrato la sua esperienza e competenza nella gestione di casi complessi come quello della paziente.
La donna, che era stata diagnosticata con una anomalia anatomica dell'arteria succlavia lusoria, si trovava in una posizione anomala tra l'esofago e la colonna vertebrale. Questo aveva causato una compressione sull'esofago, rendendole impossibile mangiare cibi solidi.
Inizialmente, si era pensato di risolvere il problema installando un sondino gastrico transcutaneo chiamato "Peg", per consentire l'alimentazione mediante nutrizione artificiale. Tuttavia, dopo un confronto tra i medici della Gastroenterologia, della Chirurgia Vascolare e della Radiologia, è stato deciso di procedere con un delicato intervento di posizionamento di endoprotesi vascolari a livello dell'aorta toracica prossimale e il confezionamento di un bypass a livello del collo per garantire la vascolarizzazione dell'arto destro.
Grazie all'intervento chirurgico, la paziente è stata in grado di riprendere gradualmente l'alimentazione spontanea e ha potuto rimuovere il sondino gastrico. Oggi, si trova a essere una donna sana e felice, capace di vivere una vita normale senza più problemi di deglutizione.
L'operazione è stata eseguita con successo dall'equipe chirurgica dell'arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, che ha dimostrato la sua esperienza e competenza nella gestione di casi complessi come quello della paziente.