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"Sigfrido Ranucci, il giornalista Rai, è tornato a fare la vittima in pubblico, accusando i quotidiani di averlo "sanzionato" con le loro notizie sull'intercettazione telefonica trasmessa su "Report". Il conduttore Rai ha presentato un libro intitolato "Genocidio", scritto da Rula Jebreal, e ha parlato della sua vicenda personale, compreso l'attentato sotto casa, che lo ha portato a confrontare la società palestinese con Pomezia.
Ranucci sostiene di essere stato vittima di "querele temerarie" e accusa i quotidiani di averlo "sanzionato". Ha anche parlato della sua avversione per le notizie sull'intercettazione telefonica trasmessa su "Report", che a suo parere sono state "omologate" e "politicizzate".
Il giornalista accusa gli editori dei quotidiani di essere "omologati" e "politicizzati", e sostiene che hanno fatto una "solidarietà ipocrita" nei suoi confronti. Inoltre, Ranucci afferma che i tribunali di tutta Italia hanno confermato la sua etichetta di giornalista che "dice la verità".
In conclusione, Sigfrido Ranucci sostiene che il dibattito sulla libertà d'informazione sarà destinato a proseguire a lungo. La situazione sembra essere piuttosto complessa e sfaccettata.
Ranucci sostiene di essere stato vittima di "querele temerarie" e accusa i quotidiani di averlo "sanzionato". Ha anche parlato della sua avversione per le notizie sull'intercettazione telefonica trasmessa su "Report", che a suo parere sono state "omologate" e "politicizzate".
Il giornalista accusa gli editori dei quotidiani di essere "omologati" e "politicizzati", e sostiene che hanno fatto una "solidarietà ipocrita" nei suoi confronti. Inoltre, Ranucci afferma che i tribunali di tutta Italia hanno confermato la sua etichetta di giornalista che "dice la verità".
In conclusione, Sigfrido Ranucci sostiene che il dibattito sulla libertà d'informazione sarà destinato a proseguire a lungo. La situazione sembra essere piuttosto complessa e sfaccettata.