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Una scuola genovese è stata oggetto di un'aggressione premeditata, con la presenza di una svastica. Ma gli studenti che occupavano la scuola da venerdì serata affermano: "La politica non c'entra". La sindaca Silvia Salis ha condannato duramente l'aggressione, ma non si è sbilanciata nell'attribuire matrici politiche all'evento.
L'ex ministro Pd Andrea Orlando invece guarda in faccia ai fascisti: "L'aggressione al liceo rappresenta un salto di qualità nella violenza dell'estrema destra. Non è un fatto estemporaneo". Secondo lui, la campagna di demonizzazione delle proteste studentesche e forze organizzate è alla base di quell'episodio.
Il consigliere comunale Simone Leoncini sostiene che l'aggressione è stata premeditata e ha una chiara matrice criminale e fascista. "C'è stata una coraggiosa resistenza degli studenti", aggiunge. Ma la Questura di Genova ha aperto tutte le ipotesi: "Nessuna ipotesi è esclusa". Una "falange" di maranza armati di spranghe è stata identificata dagli inquirenti come responsabile dell'aggressione.
Ma gli studenti che occupavano la scuola da venerdì serata hanno detto: "Quelli sono dei maranza, tutti giovanissimi. Volevano solo spaccare tutto". E anche i primi testimoni del blitz hanno descritto gli autori dell'aggressione come ragazzi giovanissimi di 15-17 anni. A settembre a Genova c'è stata una maxi retata di maranza: giovani migranti di seconda e terza generazione che si sono spacciati in centro con raid intimidatori.
Il sindaco Silvia Salis è cauta, ma auspica un chiarimento su chi sia stato l'autore dell'aggressione. Il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Valditara ha espresso viva preoccupazione e auspica che i responsabili di questo grave atto siano rapidamente identificati e condannati.
La scuola non può essere mai un luogo di intimidazione, sostiene l'onorevole Ilaria Cavo. Piena solidarietà a studenti, insegnanti e operatori: auspica che le indagini facciano chiarezza e portino presto all'identificazione dei responsabili.
L'ex ministro Pd Andrea Orlando invece guarda in faccia ai fascisti: "L'aggressione al liceo rappresenta un salto di qualità nella violenza dell'estrema destra. Non è un fatto estemporaneo". Secondo lui, la campagna di demonizzazione delle proteste studentesche e forze organizzate è alla base di quell'episodio.
Il consigliere comunale Simone Leoncini sostiene che l'aggressione è stata premeditata e ha una chiara matrice criminale e fascista. "C'è stata una coraggiosa resistenza degli studenti", aggiunge. Ma la Questura di Genova ha aperto tutte le ipotesi: "Nessuna ipotesi è esclusa". Una "falange" di maranza armati di spranghe è stata identificata dagli inquirenti come responsabile dell'aggressione.
Ma gli studenti che occupavano la scuola da venerdì serata hanno detto: "Quelli sono dei maranza, tutti giovanissimi. Volevano solo spaccare tutto". E anche i primi testimoni del blitz hanno descritto gli autori dell'aggressione come ragazzi giovanissimi di 15-17 anni. A settembre a Genova c'è stata una maxi retata di maranza: giovani migranti di seconda e terza generazione che si sono spacciati in centro con raid intimidatori.
Il sindaco Silvia Salis è cauta, ma auspica un chiarimento su chi sia stato l'autore dell'aggressione. Il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Valditara ha espresso viva preoccupazione e auspica che i responsabili di questo grave atto siano rapidamente identificati e condannati.
La scuola non può essere mai un luogo di intimidazione, sostiene l'onorevole Ilaria Cavo. Piena solidarietà a studenti, insegnanti e operatori: auspica che le indagini facciano chiarezza e portino presto all'identificazione dei responsabili.