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Il Ponte sullo Stretto: una bocciatura senza risposte. Il Consiglio di Controllo della Corte dei Conti ha infine dichiarato la delibera Cipess, che poggia l'iter per il progetto del Ponte sullo Stretto, «nulle e non esecutive». Una decisione che colpisce molti aspetti dell'opera: dalla violazione della direttiva Habitat alle norme europee sugli appalti.
La Corte dei Conti mette in fila i punti critici del progetto. Innanzitutto, la procedura Iropi è stata condotta senza il necessario supporto istruttorio. Il Collegio giudizario contesta che le «assunzioni relative ai diversi “motivi di interesse pubblico” non risultano validate da organi tecnici» e non sono sostenute da documentazione adeguata. Anche le ragioni di tutela della salute e della sicurezza pubblica, che avrebbero consentito di non chiedere il parere formale della Commissione europea, sono definite «prive di adeguate e circostanziate valutazioni».
Inoltre, la Corte critica l'assenza di alternative in grado di ridurre gli impatti sugli siti Natura 2000. La Valutazione di Incidenza Ambientale richiede che, in caso di parere negativo, si proceda alla verifica dell'assenza di alternative. Ma il Collegio ricorda che i criteri sostanziali imposti dalla direttiva Habitat «non risultano soddisfatti». Anche la Commissione europea ha sollevato preoccupazioni su questi punti.
La Corte dei Conti ha quindi dichiarato l'invalidità della delibera Cipess, che poggia l'iter per il Ponte sullo Stretto. Una decisione che colpisce molti aspetti dell'opera e che lascia senza risposte le questioni aperte. Il governo italiano è stato chiamato a dare finalmente un punto di fermata al progetto, ma la procedura si è inceppata.
Il ministro delle Infrastrutture ha notato che il Collegio giudizario «prende atto delle motivazioni della Corte dei Conti». Ma in realtà non ci sono nuove risposte. Solo promesse di superare i rilievi e dare un punto finale al progetto. Sembra che il governo italiano sia ancora lontano dall'essere pronto a risolvere i problemi aperti sul Ponte sullo Stretto.
L'amministrazione Palazzo Chigi ha fatto sapere che le motivazioni della Corte saranno oggetto di attento approfondimento. Ma è chiaro che il governo italiano non si è ancora messo in discussione riguardo alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Anche se la Corte dei Conti ha dichiarato l'invalidità della delibera, il progetto sembra ancora essere vivo.
La Corte dei Conti mette in fila i punti critici del progetto. Innanzitutto, la procedura Iropi è stata condotta senza il necessario supporto istruttorio. Il Collegio giudizario contesta che le «assunzioni relative ai diversi “motivi di interesse pubblico” non risultano validate da organi tecnici» e non sono sostenute da documentazione adeguata. Anche le ragioni di tutela della salute e della sicurezza pubblica, che avrebbero consentito di non chiedere il parere formale della Commissione europea, sono definite «prive di adeguate e circostanziate valutazioni».
Inoltre, la Corte critica l'assenza di alternative in grado di ridurre gli impatti sugli siti Natura 2000. La Valutazione di Incidenza Ambientale richiede che, in caso di parere negativo, si proceda alla verifica dell'assenza di alternative. Ma il Collegio ricorda che i criteri sostanziali imposti dalla direttiva Habitat «non risultano soddisfatti». Anche la Commissione europea ha sollevato preoccupazioni su questi punti.
La Corte dei Conti ha quindi dichiarato l'invalidità della delibera Cipess, che poggia l'iter per il Ponte sullo Stretto. Una decisione che colpisce molti aspetti dell'opera e che lascia senza risposte le questioni aperte. Il governo italiano è stato chiamato a dare finalmente un punto di fermata al progetto, ma la procedura si è inceppata.
Il ministro delle Infrastrutture ha notato che il Collegio giudizario «prende atto delle motivazioni della Corte dei Conti». Ma in realtà non ci sono nuove risposte. Solo promesse di superare i rilievi e dare un punto finale al progetto. Sembra che il governo italiano sia ancora lontano dall'essere pronto a risolvere i problemi aperti sul Ponte sullo Stretto.
L'amministrazione Palazzo Chigi ha fatto sapere che le motivazioni della Corte saranno oggetto di attento approfondimento. Ma è chiaro che il governo italiano non si è ancora messo in discussione riguardo alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Anche se la Corte dei Conti ha dichiarato l'invalidità della delibera, il progetto sembra ancora essere vivo.