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L'Italia, finalmente, stenta a prendere un solido passo avanti con il nuovo Decreto Flussi. Il provvedimento approvato dal Senato introduce una serie di novità molto attendute dai lavoratori e dalle famiglie.
Un primo effetto sarà l'aumentare dei posti per colf, badanti e babysitter. Sono 10mila ingressi aggiuntivi, che dovrebbero aiutare a rispondere alle richieste crescenti di personale di cura. I permessi diventeranno più lunghi, i lavoratori formati all'estero potranno richiedere il visto in soli 12 mesi e non solo sei.
Tutto questo sarà possibile grazie alla semplificazione delle procedure. La precompilazione delle domande attraverso il portale ALI sarà strutturale e accelererà i controlli e le verifiche. L'Ispettorato nazionale del lavoro potrà effettuare verifiche preventive, mentre i datori di lavoro privati non potranno presentare più richieste all'anno se non supportati da soggetti qualificati o associazioni riconosciute.
Inoltre, si semplifica l'iter per chi ha completato corsi di formazione nei Paesi di origine. Il nulla osta dovrà essere rilasciato entro 30 giorni e il tempo per richiedere il visto sale da sei a dodici mesi. Infine, viene allungata la durata dei permessi speciali per vittime di tratta, violenza domestica o sfruttamento lavorativo.
Questo Decreto Flussi sembra essere un passo importante nel ridurre l'area grigia del lavoro nero e garantire alle famiglie un percorso legale e trasparente per reclutare personale qualificato. Ma, come sempre, occorre attendere i decreti attuativi previsti entro gennaio 2026 per saperne di più sulla ripartizione dei contingenti regionali e sulle finestre temporali per inviare le domande.
Un primo effetto sarà l'aumentare dei posti per colf, badanti e babysitter. Sono 10mila ingressi aggiuntivi, che dovrebbero aiutare a rispondere alle richieste crescenti di personale di cura. I permessi diventeranno più lunghi, i lavoratori formati all'estero potranno richiedere il visto in soli 12 mesi e non solo sei.
Tutto questo sarà possibile grazie alla semplificazione delle procedure. La precompilazione delle domande attraverso il portale ALI sarà strutturale e accelererà i controlli e le verifiche. L'Ispettorato nazionale del lavoro potrà effettuare verifiche preventive, mentre i datori di lavoro privati non potranno presentare più richieste all'anno se non supportati da soggetti qualificati o associazioni riconosciute.
Inoltre, si semplifica l'iter per chi ha completato corsi di formazione nei Paesi di origine. Il nulla osta dovrà essere rilasciato entro 30 giorni e il tempo per richiedere il visto sale da sei a dodici mesi. Infine, viene allungata la durata dei permessi speciali per vittime di tratta, violenza domestica o sfruttamento lavorativo.
Questo Decreto Flussi sembra essere un passo importante nel ridurre l'area grigia del lavoro nero e garantire alle famiglie un percorso legale e trasparente per reclutare personale qualificato. Ma, come sempre, occorre attendere i decreti attuativi previsti entro gennaio 2026 per saperne di più sulla ripartizione dei contingenti regionali e sulle finestre temporali per inviare le domande.