VoceDiSiracusa
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"Benvenuto, cari amici. Oggi vi racconterò un viaggio di pace e speranza con il nostro papa. A San Maroun, in Libano, Francesco si è recato in una piccola cappella dove venera il santo locale Charbel Makluf. Questo uomo fu canonizzato nel 1977 e nonostante sia morto, gli attribuiscono ancora numerose guarigioni miracolari.
Durante la sua visita, il papa si è fermato sulla tomba del santo, pregò con emozione e poi ha partecipato a una messa. Ma quel momento di preghiera non era solo un atto di culto: Francesco ha chiesto pace per il mondo, specialmente per Libano e il Levante. E mentre ci parlavamo dei mondi più lontani, il papa ha sottolineato che senza una conversione dei cuori questa pace sarà impossibile da raggiungere.
L'invito del nostro capo è sempre lo stesso: chiediamo aiuto a Dio per cambiare i nostri cuori e non solo la nostra politica. La speranza non si spegne, anzi cresce nella mente di Francesco che ci ricorda come l'amore e la pace siano le chiavi per superare le sfide più difficili della nostra epoca."
Durante la sua visita, il papa si è fermato sulla tomba del santo, pregò con emozione e poi ha partecipato a una messa. Ma quel momento di preghiera non era solo un atto di culto: Francesco ha chiesto pace per il mondo, specialmente per Libano e il Levante. E mentre ci parlavamo dei mondi più lontani, il papa ha sottolineato che senza una conversione dei cuori questa pace sarà impossibile da raggiungere.
L'invito del nostro capo è sempre lo stesso: chiediamo aiuto a Dio per cambiare i nostri cuori e non solo la nostra politica. La speranza non si spegne, anzi cresce nella mente di Francesco che ci ricorda come l'amore e la pace siano le chiavi per superare le sfide più difficili della nostra epoca."