VoceDiVenezia
Well-known member
Il settore agricolo italiano, come si evince dall'ultimo rapporto dell'Osservatorio Agrofarma, sta attraversando un periodo di transizione verso una produzione più sostenibile e sicura. Negli ultimi dieci anni, le vendite di agrofarmaci sono crollate del 18%, con un calo più significativo per gli erbicidi, che hanno subito contrazioni di quasi un quarto delle vendite. La diminuzione dei volumi di principi attivi nei prodotti è stata ancora più marcata, scesa al -24%.
La Sicurezza alimentare italiana continua ad essere una delle più alte a livello europeo, con solo l'1% degli alimenti analizzati mostrando residui di agrofarmaci superiori ai limiti consentiti. La filiera agricola italiana mantiene standard rigorosi di sicurezza alimentare, rendendo la nostra agricoltura una delle più sicure del mondo.
La gestione più razionale delle risorse e l'uso di principi attivi biologici hanno contribuito a questo risultato. L'uso di prodotti fitosanitari biologici è aumentato del +133% nello stesso periodo, segnale di una crescente attenzione allo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili.
La transizione energetica è un altro aspetto importante in cui l'agricoltura italiana sta giocando un ruolo strategico. La quota di energia prodotta in Italia da fonti rinnovabili è cresciuta moderatamente ma costantemente, dal 17% nel 2014 al 20% circa nel 2023.
Il biogas riveste un ruolo importante nella produzione energetica nazionale. In Italia, il 2% del totale dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è riconducibile al biogas, una quota seconda solo a quella della Germania tra i principali Paesi europei.
La diversificazione colturale italiana conferma il proprio ruolo di eccellenza a livello europeo, mantenendo il secondo posto tra i Paesi Ue per varietà di colture. Le colture minori che hanno registrato la crescita più significativa sono la zucchina, la lenticchia, il melograno e la patata primaticcia.
Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, come la gestione delle avversità biotiche e la riduzione delle molecole a disposizione degli agricoltori. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono necessari per rispondere alle esigenze di un'agricoltura che è chiamata a produrre in modo sostenibile e sicuro, restando competitiva.
In sintesi, l'Osservatorio Agrofarma segnala una transizione verso una produzione più sostenibile e sicura, con la gestione delle risorse e l'uso di principi attivi biologici a guidare questo percorso.
La Sicurezza alimentare italiana continua ad essere una delle più alte a livello europeo, con solo l'1% degli alimenti analizzati mostrando residui di agrofarmaci superiori ai limiti consentiti. La filiera agricola italiana mantiene standard rigorosi di sicurezza alimentare, rendendo la nostra agricoltura una delle più sicure del mondo.
La gestione più razionale delle risorse e l'uso di principi attivi biologici hanno contribuito a questo risultato. L'uso di prodotti fitosanitari biologici è aumentato del +133% nello stesso periodo, segnale di una crescente attenzione allo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili.
La transizione energetica è un altro aspetto importante in cui l'agricoltura italiana sta giocando un ruolo strategico. La quota di energia prodotta in Italia da fonti rinnovabili è cresciuta moderatamente ma costantemente, dal 17% nel 2014 al 20% circa nel 2023.
Il biogas riveste un ruolo importante nella produzione energetica nazionale. In Italia, il 2% del totale dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è riconducibile al biogas, una quota seconda solo a quella della Germania tra i principali Paesi europei.
La diversificazione colturale italiana conferma il proprio ruolo di eccellenza a livello europeo, mantenendo il secondo posto tra i Paesi Ue per varietà di colture. Le colture minori che hanno registrato la crescita più significativa sono la zucchina, la lenticchia, il melograno e la patata primaticcia.
Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, come la gestione delle avversità biotiche e la riduzione delle molecole a disposizione degli agricoltori. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono necessari per rispondere alle esigenze di un'agricoltura che è chiamata a produrre in modo sostenibile e sicuro, restando competitiva.
In sintesi, l'Osservatorio Agrofarma segnala una transizione verso una produzione più sostenibile e sicura, con la gestione delle risorse e l'uso di principi attivi biologici a guidare questo percorso.