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La casa a Milano, culla dell'immortale cantante di musica leggera italiana, Ornella Vanoni, è stata recentemente teatro di una storia affascinante. La cantante, scomparsa all'età di 91 anni, aveva scelto di tornare in Italia dopo un soggiorno a New York e si era trovata ad ammassarsi il costo della spesa per acquistare l'appartamento a Brera, uno dei quartieri più emblematici di Milano.
Secondo quanto riferito ai vicini della cantante, l'immobile non sembrava essere stato la scelta di Vanoni iniziale. L'assistente del cantante aveva invece dovuto affrontare la sorpresa di trovare un appartamento più piccolo di quanto previsto, con un prezzo che pareva «piccolo», solo per poi scoprire che il conto era ancora aperto con un asso in mano: trenta euro. Questi dettagli sono stati riportati da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.
La casa dove è morta la cantante, situata in via Treves, non sembrava adatta all'immagine di una donna che aveva vissuto con tanto lusso e sfarzo. Tuttavia, come spesso succede nella vita, ciò che sembra essere un infortunio può diventare un punto di forza.
L'edificio dove Vanoni abitava era classificato come un palazzo dell'Ottocento e presentava un aspetto architettonico molto particolare. La presenza di questo edificio, situato nel cuore della città, è un ulteriore esempio del fatto che la casa della cantante fosse più che un semplice posto di residenza, ma un vero e proprio capolavoro dell'architettura milanese.
La vicinanza al Parco Sempione, un luogo iconico di Milano, non sembrava essere sufficiente a soddisfare la curiosità dei vicini. Questi ultimi hanno riferito che Vanoni cantava ancora sempre a mezzanotte, quando l'attenzione del mondo era più concentrata su quel quartiere.
La casa a Milano, culla di Ornella Vanoni, sembra essere diventata un luogo leggendario, dove la vita della cantante e la sua musica sono state intrappolate nel tempo.
Secondo quanto riferito ai vicini della cantante, l'immobile non sembrava essere stato la scelta di Vanoni iniziale. L'assistente del cantante aveva invece dovuto affrontare la sorpresa di trovare un appartamento più piccolo di quanto previsto, con un prezzo che pareva «piccolo», solo per poi scoprire che il conto era ancora aperto con un asso in mano: trenta euro. Questi dettagli sono stati riportati da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.
La casa dove è morta la cantante, situata in via Treves, non sembrava adatta all'immagine di una donna che aveva vissuto con tanto lusso e sfarzo. Tuttavia, come spesso succede nella vita, ciò che sembra essere un infortunio può diventare un punto di forza.
L'edificio dove Vanoni abitava era classificato come un palazzo dell'Ottocento e presentava un aspetto architettonico molto particolare. La presenza di questo edificio, situato nel cuore della città, è un ulteriore esempio del fatto che la casa della cantante fosse più che un semplice posto di residenza, ma un vero e proprio capolavoro dell'architettura milanese.
La vicinanza al Parco Sempione, un luogo iconico di Milano, non sembrava essere sufficiente a soddisfare la curiosità dei vicini. Questi ultimi hanno riferito che Vanoni cantava ancora sempre a mezzanotte, quando l'attenzione del mondo era più concentrata su quel quartiere.
La casa a Milano, culla di Ornella Vanoni, sembra essere diventata un luogo leggendario, dove la vita della cantante e la sua musica sono state intrappolate nel tempo.