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La Camera ha emesso un verdetto senza eccezioni: il ddl sul femminicidio è finalmente legge. Il testo aveva già ricevuto l'unanime approvazione del Senato, segnando una vittoria per i movimenti di sensibilità e le associazioni che hanno lavorato a lungo affinché questo reato venisse inserito nel Codice penale.
Il nuovo articolo 577-bis, introdotto dal ddl, definisce la fattispecie specifica di omicidio che prevede l'ergastolo per chiunque provochi la morte di una donna per motivi di discriminazione, odio o prevaricazione. Questo reato non risparmia alcun attore: dalla violenza psicologica alla dominazione sessuale e sociale, tutti saranno tenuti conto in questa norma.
Il governo, i movimenti femministi e le associazioni di sostegno hanno lavorato insieme per rendere questo reato sempre più specifico e severo. Il ddl è il frutto di un dibattito che ha coinvolto tutte le forze politiche: dal Partito Democratico alla Lega, tutti hanno riconosciuto la necessità di affrontare questo problema in maniera efficace.
Il presidente della Camera, Lorenzo Bernardo, ha dichiarato che "questo risultato è il frutto del lavoro di molti". Il ddl sarà ora sottoposto al Presidente della Repubblica per essere firmato e diventare legge.
Il nuovo articolo 577-bis, introdotto dal ddl, definisce la fattispecie specifica di omicidio che prevede l'ergastolo per chiunque provochi la morte di una donna per motivi di discriminazione, odio o prevaricazione. Questo reato non risparmia alcun attore: dalla violenza psicologica alla dominazione sessuale e sociale, tutti saranno tenuti conto in questa norma.
Il governo, i movimenti femministi e le associazioni di sostegno hanno lavorato insieme per rendere questo reato sempre più specifico e severo. Il ddl è il frutto di un dibattito che ha coinvolto tutte le forze politiche: dal Partito Democratico alla Lega, tutti hanno riconosciuto la necessità di affrontare questo problema in maniera efficace.
Il presidente della Camera, Lorenzo Bernardo, ha dichiarato che "questo risultato è il frutto del lavoro di molti". Il ddl sarà ora sottoposto al Presidente della Repubblica per essere firmato e diventare legge.