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Un ministro della Cultura che si ritrova a dover affrontare un'altra sconfitta. Alessandro Giuli, ministro dell'Economia nonostante la sua carica di ministro del Cinema, è stato costretto a rinunciare al suo piano per dare più risorse ai film e alla televisione. La ragioniera generale Daria Perrotta ha infatti deciso di farlo.
Il piano iniziale prevedeva lo spostamento di 101 milioni dal contributo automatico alle dotazioni dei ministeri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Diro) al Fondo per il Cinema. Ma la Ragioniera generale non ha trovato una scusa per farlo.
Un'altra mossa del ministro è stata respinta. Anche la possibilità di chiedere una deroga ha ceduto. Questo significa che Giorgetti non cederà. Anzi, il ministro della Cultura sembra che sia pronto a dimettersi per aver trovato un soluzione al problema.
Giuli e Perrotta si sono incontrati ieri in una riunione segreta. Il rapporto tra i due minitori è molto stretto. Ma la loro discussione ha dovuto essere riservata.
La situazione non sembra facile. L'opposizione continua a lamentarsi dei tagli e a chiedere nuove risorse. "Se Giuli ha davvero a cuore il futuro del cinema e dell'audiovisivo, pretende una correzione immediata della manovra. Solo eliminando i tagli sarà possibile aprire un confronto vero e costruttivo con le categorie del settore".
Ma Giorgetti non sembra pronto a cedere. Anzi, il ministro della Cultura sembra che sia pronto a dimettersi per aver trovato una soluzione al problema.
Il piano iniziale prevedeva lo spostamento di 101 milioni dal contributo automatico alle dotazioni dei ministeri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Diro) al Fondo per il Cinema. Ma la Ragioniera generale non ha trovato una scusa per farlo.
Un'altra mossa del ministro è stata respinta. Anche la possibilità di chiedere una deroga ha ceduto. Questo significa che Giorgetti non cederà. Anzi, il ministro della Cultura sembra che sia pronto a dimettersi per aver trovato un soluzione al problema.
Giuli e Perrotta si sono incontrati ieri in una riunione segreta. Il rapporto tra i due minitori è molto stretto. Ma la loro discussione ha dovuto essere riservata.
La situazione non sembra facile. L'opposizione continua a lamentarsi dei tagli e a chiedere nuove risorse. "Se Giuli ha davvero a cuore il futuro del cinema e dell'audiovisivo, pretende una correzione immediata della manovra. Solo eliminando i tagli sarà possibile aprire un confronto vero e costruttivo con le categorie del settore".
Ma Giorgetti non sembra pronto a cedere. Anzi, il ministro della Cultura sembra che sia pronto a dimettersi per aver trovato una soluzione al problema.