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"Ikea si trova di fronte a un nuovo sciopero nazionale dopo l'ennesimo tentativo fallito di riaprire il tavolo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, scaduto dal 2019. Le lavoratrici e i lavoratori della casa di Möbel sono indignati per la mancanza di un accordo con la società, che continua ad agire unilateralmente, peggiorando le condizioni di lavoro.
La situazione è critica, specialmente per i part-time che hanno visto ridotte le pause. L'azienda ha deciso di imporre questo divieto, in contrasto con gli accordi e le prassi consolidate da decenni. I sindacati definiscono questa decisione "emblematica" e affermano che Ikea continua ad ignorare gli impegni storici assunti con i dipendenti.
Il premio di partecipazione, un sistema premiante strettamente correlato al raggiungimento di specifici obietivi, non è stato erogato a tutti i co-worker. La società giustifica questo fatto ricordando che il mancato conseguimento degli obiettivi non ha permesso di erogare il premio.
La situazione del contratto integrativo aziendale è altrettanto critica. L'azienda ha continuato a migliorare le condizioni economiche già riconosciute ai co-worker, ma senza raggiungere un accordo per il rinnovo del contratto. Ikea conferma la propria disponibilità a sottoscrivere il contratto in qualsiasi momento, anche con una durata ridotta.
Il sindacato denuncia che l'azienda si trova di fronte ad un sistema premiante che peggiora le condizioni dei propri dipendenti, sia rispetto al Ccnl che alla normativa vigente. L'impegno dell'azienda per migliorare ulteriormente le condizioni economiche è stato volto soprattutto ai co-worker che lavorano a tempo pieno, mentre quelli che lavorano a part-time sono stati esclusi dal beneficio di queste migliorie.
L'azienda Italia si trova in questo modo di fronte ad un nuovo sciopero nazionale, seguito dopo quello indetto il 28 ottobre. Il sindacato ha promesso una manifestazione e un presidio davanti alla sede di Carugate (Milano) per il 5 dicembre."
La situazione è critica, specialmente per i part-time che hanno visto ridotte le pause. L'azienda ha deciso di imporre questo divieto, in contrasto con gli accordi e le prassi consolidate da decenni. I sindacati definiscono questa decisione "emblematica" e affermano che Ikea continua ad ignorare gli impegni storici assunti con i dipendenti.
Il premio di partecipazione, un sistema premiante strettamente correlato al raggiungimento di specifici obietivi, non è stato erogato a tutti i co-worker. La società giustifica questo fatto ricordando che il mancato conseguimento degli obiettivi non ha permesso di erogare il premio.
La situazione del contratto integrativo aziendale è altrettanto critica. L'azienda ha continuato a migliorare le condizioni economiche già riconosciute ai co-worker, ma senza raggiungere un accordo per il rinnovo del contratto. Ikea conferma la propria disponibilità a sottoscrivere il contratto in qualsiasi momento, anche con una durata ridotta.
Il sindacato denuncia che l'azienda si trova di fronte ad un sistema premiante che peggiora le condizioni dei propri dipendenti, sia rispetto al Ccnl che alla normativa vigente. L'impegno dell'azienda per migliorare ulteriormente le condizioni economiche è stato volto soprattutto ai co-worker che lavorano a tempo pieno, mentre quelli che lavorano a part-time sono stati esclusi dal beneficio di queste migliorie.
L'azienda Italia si trova in questo modo di fronte ad un nuovo sciopero nazionale, seguito dopo quello indetto il 28 ottobre. Il sindacato ha promesso una manifestazione e un presidio davanti alla sede di Carugate (Milano) per il 5 dicembre."