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L'oro è ancora l'oggetto dei desideri degli investitori, ma un altro metallo sta vivendo una trasformazione epocale: il rame. Secondo Matt Lodge, stratega per le commodity di Global X, la domanda di rame sta aumentando rapidamente grazie a megatrend come l'intelligenza artificiale, la difesa e la transizione energetica.
Il rame è sempre più strategico per l'economia globale e non si tratta solo di teorie. I settori che stanno investendo in tecnologie avanzate richiedono quantità crescenti di rame nei sistemi di alimentazione, raffreddamento e cablaggio. La spesa mondiale per nuove infrastrutture digitali viaggia a un ritmo superiore al 20% annuo e la domanda di elettricità è destinata a raddoppiare entro il 2030.
La difesa, in particolare, sta diventando un fronte importante. Gli investimenti sono ormai garantiti da leggi o contratti pluriennali e la domanda di rame militare resta stabile anche nei momenti di rallentamento economico. Anche le reti elettriche giocano un ruolo chiave nella transizione energetica, poiché trasformatori, cavi e sistemi ad alta tensione richiedono enormi volumi di rame.
L'elettrificazione di edifici e impianti industriali è un altro fattore che sta aumentando la domanda di rame. Un'auto a batteria contiene da tre a quattro volte più rame di un veicolo tradizionale, e i motori e i sistemi di condizionamento restano materialmente indispensabili.
Il quadro è chiaro: mentre la domanda di rame accelera grazie a megatrend decennali, l'offerta fatica a stare al passo. I progetti minerari oggi annunciati copriranno solo il 70% del fabbisogno di rame primario entro il 2035, e le grandi società minerarie puntano su acquisizioni e fusioni per assicurarsi risorse di qualità.
Il rame non è più solo un metallo industriale, ma una vera risorsa strategica. E, per chi investe nelle materie prime attraverso strumenti diversificati come gli Etf, potrebbe diventare un tassello sempre più interessante all'interno del portafoglio.
Il rame è sempre più strategico per l'economia globale e non si tratta solo di teorie. I settori che stanno investendo in tecnologie avanzate richiedono quantità crescenti di rame nei sistemi di alimentazione, raffreddamento e cablaggio. La spesa mondiale per nuove infrastrutture digitali viaggia a un ritmo superiore al 20% annuo e la domanda di elettricità è destinata a raddoppiare entro il 2030.
La difesa, in particolare, sta diventando un fronte importante. Gli investimenti sono ormai garantiti da leggi o contratti pluriennali e la domanda di rame militare resta stabile anche nei momenti di rallentamento economico. Anche le reti elettriche giocano un ruolo chiave nella transizione energetica, poiché trasformatori, cavi e sistemi ad alta tensione richiedono enormi volumi di rame.
L'elettrificazione di edifici e impianti industriali è un altro fattore che sta aumentando la domanda di rame. Un'auto a batteria contiene da tre a quattro volte più rame di un veicolo tradizionale, e i motori e i sistemi di condizionamento restano materialmente indispensabili.
Il quadro è chiaro: mentre la domanda di rame accelera grazie a megatrend decennali, l'offerta fatica a stare al passo. I progetti minerari oggi annunciati copriranno solo il 70% del fabbisogno di rame primario entro il 2035, e le grandi società minerarie puntano su acquisizioni e fusioni per assicurarsi risorse di qualità.
Il rame non è più solo un metallo industriale, ma una vera risorsa strategica. E, per chi investe nelle materie prime attraverso strumenti diversificati come gli Etf, potrebbe diventare un tassello sempre più interessante all'interno del portafoglio.