La Volkswagen sta lottando per sopravvivere. La carenza di microchip ha raggiunto livelli insostenibili e la casa automobilistica tedesca si trova davanti a una crisi senza precedenti. Il marchio storico Wolfsburg, famoso per la Golf, potrebbe fermare la produzione della sua più grande vettura.
La Volkswagen non ha ancora confermato se la produzione della Golf verrà interrotta, ma i suoi dipendenti hanno ricevuto una lettera che lascia poco spazio per l'ipotesi di un arresto della lavorazione. La casa automobilistica ha assicurato di essere "in contatto con tutti i soggetti interessati" per identificare eventuali rischi e trovare soluzioni.
Ma la Volkswagen non è sola nella sua crisi. Molti altri marchi potrebbero essere colpiti dalla mancanza di microchip. La situazione sembra essere più complessa di quanto possa sembrare, poiché le forniture di Nexperia, un'azienda olandese controllata da un gruppo cinese, sono state bloccate per motivi di sicurezza nazionale.
Il governo dei Paesi Bassi ha assunto il controllo di Nexperia e ha vietato alla società di esportare componenti dalla Cina verso l'Europa. La Volkswagen non acquista direttamente da Nexperia, ma molti suoi fornitori utilizzano i chip prodotti dalla compagnia olandese.
La crisi dei microchip è già evidente in molti settori. Secondo Handelsblatt, il 49% dei componenti elettronici usati nell'automotive europeo proviene da Nexperia. La dipendenza cresce ulteriormente in altri settori: il 95% nell'ingegneria meccanica e l'86% nella tecnologia medica.
La VDA, l'associazione dell'industria automobilistica tedesca, ha espresso preoccupazione per la situazione. "Se l'interruzione delle forniture di chip Nexperia non potrà essere risolta a breve termine, la situazione potrebbe portare già nel prossimo futuro a notevoli limitazioni della produzione, se non addirittura a un arresto della stessa".
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La Volkswagen non ha ancora confermato se la produzione della Golf verrà interrotta, ma i suoi dipendenti hanno ricevuto una lettera che lascia poco spazio per l'ipotesi di un arresto della lavorazione. La casa automobilistica ha assicurato di essere "in contatto con tutti i soggetti interessati" per identificare eventuali rischi e trovare soluzioni.
Ma la Volkswagen non è sola nella sua crisi. Molti altri marchi potrebbero essere colpiti dalla mancanza di microchip. La situazione sembra essere più complessa di quanto possa sembrare, poiché le forniture di Nexperia, un'azienda olandese controllata da un gruppo cinese, sono state bloccate per motivi di sicurezza nazionale.
Il governo dei Paesi Bassi ha assunto il controllo di Nexperia e ha vietato alla società di esportare componenti dalla Cina verso l'Europa. La Volkswagen non acquista direttamente da Nexperia, ma molti suoi fornitori utilizzano i chip prodotti dalla compagnia olandese.
La crisi dei microchip è già evidente in molti settori. Secondo Handelsblatt, il 49% dei componenti elettronici usati nell'automotive europeo proviene da Nexperia. La dipendenza cresce ulteriormente in altri settori: il 95% nell'ingegneria meccanica e l'86% nella tecnologia medica.
La VDA, l'associazione dell'industria automobilistica tedesca, ha espresso preoccupazione per la situazione. "Se l'interruzione delle forniture di chip Nexperia non potrà essere risolta a breve termine, la situazione potrebbe portare già nel prossimo futuro a notevoli limitazioni della produzione, se non addirittura a un arresto della stessa".
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