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Nel Golfo di Napoli, nei fondali dell'ex area siderurgica di Bagnoli-Coroglio, un team di ricercatori ha trapiantato 88 colonie di madrepora arancione nel 2020. Quattro anni dopo, siamo lieti di annunciarne la sopravvivenza, crescita e riproduzione.
La madrepora arancione è una specie che un tempo era presente in abbondanza nel Golfo almeno fino al 1946, prima della fase industriale. La sua popolazione si è ridotta notevolmente a causa dell'inquinamento pesante dell'area.
I ricercatori hanno trapiantato le colonie di madrepora arancione nei fondali di Bagnoli-Coroglio per valutare il potenziale di questo ecosistema marino come strumento di riqualificazione ecologica. Il corallo preda le meduse, come ha dimostrato un precedente studio.
I ricercatori hanno trapiantato 88 colonie di madrepora arancione nel Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli-Coroglio. Quasi un terzo delle colonie è sopravvissuta, raddoppiando il numero di polipi che le compongono, triplicando la superficie occupata e riproducendosi in un ambiente considerato altamente ostile.
Il successo del trapianto mostra il potenziale della specie come strumento di riqualificazione ecologica, offrendo un modello replicabile anche in altri siti mediterranei in difficoltà. Il corallo non solo resiste, ma può contribuire a ricostruire habitat complessi anche in zone non ancora bonificate.
La ricerca è nata nell’ambito del Progetto di ABBaCo e portata avanti grazie al National Biodiversity Future Center (NBFC), finanziato dal Pnrr.
La madrepora arancione è una specie che un tempo era presente in abbondanza nel Golfo almeno fino al 1946, prima della fase industriale. La sua popolazione si è ridotta notevolmente a causa dell'inquinamento pesante dell'area.
I ricercatori hanno trapiantato le colonie di madrepora arancione nei fondali di Bagnoli-Coroglio per valutare il potenziale di questo ecosistema marino come strumento di riqualificazione ecologica. Il corallo preda le meduse, come ha dimostrato un precedente studio.
I ricercatori hanno trapiantato 88 colonie di madrepora arancione nel Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli-Coroglio. Quasi un terzo delle colonie è sopravvissuta, raddoppiando il numero di polipi che le compongono, triplicando la superficie occupata e riproducendosi in un ambiente considerato altamente ostile.
Il successo del trapianto mostra il potenziale della specie come strumento di riqualificazione ecologica, offrendo un modello replicabile anche in altri siti mediterranei in difficoltà. Il corallo non solo resiste, ma può contribuire a ricostruire habitat complessi anche in zone non ancora bonificate.
La ricerca è nata nell’ambito del Progetto di ABBaCo e portata avanti grazie al National Biodiversity Future Center (NBFC), finanziato dal Pnrr.