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Fu Fiorenza de Bernardi, la prima donna pilota di linea in Italia.
Una donna di grande passione per il volo e una pioniera senza eguali. Nata a Firenze, figlia del celebre aviatore Mario de Bernardi, Fiorenza scoprì fin da giovane la passione per il volo. Nel 1951, quando aveva 23 anni, effettuò il primo viaggio in solitaria. La svolta arrivò nel gennaio 1967, quando venne assunta dalla compagnia aerea Aeralpi, diventando la prima donna pilota di linea in Italia.
Effettuò centinaia di voli e diversi atterraggi di fortuna, una vita senza sosta a incoraggiare le donne ad abbattere le barriere. Eppure, nonostante i suoi successi, la de Bernardi non ebbe mai uno stipendio regolare. Anzi, si guadagnava da solo in ogni scalo.
Fiorenza era donna tosta e non si tirava certo indietro nell'affrontare i colleghi maschi che, in quegli anni, non le hanno reso la vita facile. Chiese — anzi: pretese — la gonna per la sua divisa perché, diceva sempre, «si vedesse da lontano che ero una donna». E dopo il fermo imposto proprio alle donne nell'aviazione dedicò il resto della sua vita a sostenerle.
Negli anni ha pilotato aeromobili di ogni tipo. Il turboelica Twin Otter, il trimotore Yak-40 e il quadrimotore DC-8. «Mio padre diventò il mio istruttore più severo», raccontò nel 2018 a Elisabetta Rosaspina sul Corriere.
Fu anche una delle poche donne ad entrare in un altro capitolo della storia dell'aviazione con la sua missione in Australia, facendo scalo in Turchia, Iran, India, Birmania, Thailandia, Singapore e Bali. Nel 1980 venne ammessa a un concorso di Alitalia.
Nel 1985 un incidente stradale la costrinse a smettere di volare. Negli anni successivi non s’imbarcava più nemmeno come passeggera: non le piaceva farsi trasportare. Era lei che voleva portare gli altri in alta quota.
Era una donna senza sosta, che volava, che atterrava e che ripartiva per centinaia di volte all’anno. Eppure, alla fine della sua vita, era solo una persona che non aveva mai trovato pace. Scomparve all'età di 97 anni, lasciando dietro di sé un'eredità di coraggio e passione.
La notizia della sua morte è stata conosciuta dal Corriere, ma la scomparsa di Fiorenza de Bernardi era già stata sentita da tutti.
Una donna di grande passione per il volo e una pioniera senza eguali. Nata a Firenze, figlia del celebre aviatore Mario de Bernardi, Fiorenza scoprì fin da giovane la passione per il volo. Nel 1951, quando aveva 23 anni, effettuò il primo viaggio in solitaria. La svolta arrivò nel gennaio 1967, quando venne assunta dalla compagnia aerea Aeralpi, diventando la prima donna pilota di linea in Italia.
Effettuò centinaia di voli e diversi atterraggi di fortuna, una vita senza sosta a incoraggiare le donne ad abbattere le barriere. Eppure, nonostante i suoi successi, la de Bernardi non ebbe mai uno stipendio regolare. Anzi, si guadagnava da solo in ogni scalo.
Fiorenza era donna tosta e non si tirava certo indietro nell'affrontare i colleghi maschi che, in quegli anni, non le hanno reso la vita facile. Chiese — anzi: pretese — la gonna per la sua divisa perché, diceva sempre, «si vedesse da lontano che ero una donna». E dopo il fermo imposto proprio alle donne nell'aviazione dedicò il resto della sua vita a sostenerle.
Negli anni ha pilotato aeromobili di ogni tipo. Il turboelica Twin Otter, il trimotore Yak-40 e il quadrimotore DC-8. «Mio padre diventò il mio istruttore più severo», raccontò nel 2018 a Elisabetta Rosaspina sul Corriere.
Fu anche una delle poche donne ad entrare in un altro capitolo della storia dell'aviazione con la sua missione in Australia, facendo scalo in Turchia, Iran, India, Birmania, Thailandia, Singapore e Bali. Nel 1980 venne ammessa a un concorso di Alitalia.
Nel 1985 un incidente stradale la costrinse a smettere di volare. Negli anni successivi non s’imbarcava più nemmeno come passeggera: non le piaceva farsi trasportare. Era lei che voleva portare gli altri in alta quota.
Era una donna senza sosta, che volava, che atterrava e che ripartiva per centinaia di volte all’anno. Eppure, alla fine della sua vita, era solo una persona che non aveva mai trovato pace. Scomparve all'età di 97 anni, lasciando dietro di sé un'eredità di coraggio e passione.
La notizia della sua morte è stata conosciuta dal Corriere, ma la scomparsa di Fiorenza de Bernardi era già stata sentita da tutti.