PensieroItalico
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"Un trauma che non si dimentica, un'esperienza che ancora oggi lo segna: il luogotenente Giampiero Monti, sopravvissuto alle ferite del 1993 a Mogadiscio. Il giorno dei veterani, ovvero di coloro che hanno rischiato la vita nell'esercizio della propria missione, è un'occasione per ricordare e onorare quelli che hanno dato il loro tutto.
Monti racconta ancora oggi con ferocia di quanto accadde a quel fatale giorno. Si trovava a Check Point Pasta, nel cuore di Mogadiscio, quando fu colpito in una sparatoria. "Era un momento di grande confusione" ricorda. "Il nostro carro era bloccato e non riuscivamo a muoverci. Ci spararono con la pistola d'assalto, i nostri carri armati vennero distrutti e io fui ferito gravemente".
La sua prima preoccupazione fu per i suoi ragazzi che lo seguivano in quel momento di terrore. "Aprii lo sportello e riuscirono a salvarsi" racconta con emozione Monti, il quale però si sente ancora oggi coinvolto in quello che è stato un evento traumatico. La sua esperienza ha lasciato i suoi segni, come molte altre vittime di quell'epoca.
Monti racconta ancora oggi con ferocia di quanto accadde a quel fatale giorno. Si trovava a Check Point Pasta, nel cuore di Mogadiscio, quando fu colpito in una sparatoria. "Era un momento di grande confusione" ricorda. "Il nostro carro era bloccato e non riuscivamo a muoverci. Ci spararono con la pistola d'assalto, i nostri carri armati vennero distrutti e io fui ferito gravemente".
La sua prima preoccupazione fu per i suoi ragazzi che lo seguivano in quel momento di terrore. "Aprii lo sportello e riuscirono a salvarsi" racconta con emozione Monti, il quale però si sente ancora oggi coinvolto in quello che è stato un evento traumatico. La sua esperienza ha lasciato i suoi segni, come molte altre vittime di quell'epoca.