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La storica High Tech, pioniere dei concept store a Milano, riapre venerdì 13 novembre nel nuovo spazio di corso Como 6, dopo la chiusura in agosto a causa di uno sfratto. La storia del negozio, che dura da 36 anni, ha trovato una nuova vita nello spazio che praticamente era il retrobottega del vecchio immobile.
Il patron, Mauro Bacchini, non nasconde la sua emozione: "Siamo molto emozionati - spiega - speriamo che questa nuova inaugurazione sia l'inizio di un viaggio nel futuro". La scelta di riaprire in questo nuovo spazio è stata motivata dal desiderio di mantenere il negozio nella zona, che era troppo cara.
High Tech è stato uno dei primi concept store a Milano e ha aperto nel 1981 in corso di Porta Ticinese. Negli anni è diventato un punto di riferimento per la casa, l'arredamento e il design, grazie alla sua capacità di offrire soluzioni innovative e creative.
La riapertura del negozio è stata anche una scelta per mantenere i posti di lavoro: "Altrimenti ne sarebbero saltati 23" spiega Bacchini. La trattativa con il sindacato ha consentito di congelare i licenziamenti e di avviare un nuovo piano di lavoro.
Per la stagione natalizia, High Tech si prepara per una nuova stagione di shopping: "È sempre stato un momento speciale - spiega Bacchini - è un appuntamento importante sia per i regali che per l'atmosfera. È una tradizione".
Il nuovo negozio presenta una superficie ridotta rispetto a prima, ma con un piano di sotto che sta essere preparato per aprire gradualmente. La scelta di riposizionare il negozio è stata motivata dal desiderio di creare un'esperienza shopping più compatta e efficiente.
La riapertura del negozio è anche una scelta per non cadere vittima dell'inflazione immobiliare a Milano. "Il caro affitto, indotto dalla spinta immobiliare, porta a uno spopolamento delle attività commerciali dal centro di Milano" sottolinea Bacchini.
La situazione di crisi in cui versa la città è stata un motore di riflessione per il patron: "Prima o poi bisogna fare i conti con una città che misura il cittadino, non solo gli immobili". La scelta del negozio è quindi anche una scelta per non perdere la sua identità e la sua essenza.
Il patron, Mauro Bacchini, non nasconde la sua emozione: "Siamo molto emozionati - spiega - speriamo che questa nuova inaugurazione sia l'inizio di un viaggio nel futuro". La scelta di riaprire in questo nuovo spazio è stata motivata dal desiderio di mantenere il negozio nella zona, che era troppo cara.
High Tech è stato uno dei primi concept store a Milano e ha aperto nel 1981 in corso di Porta Ticinese. Negli anni è diventato un punto di riferimento per la casa, l'arredamento e il design, grazie alla sua capacità di offrire soluzioni innovative e creative.
La riapertura del negozio è stata anche una scelta per mantenere i posti di lavoro: "Altrimenti ne sarebbero saltati 23" spiega Bacchini. La trattativa con il sindacato ha consentito di congelare i licenziamenti e di avviare un nuovo piano di lavoro.
Per la stagione natalizia, High Tech si prepara per una nuova stagione di shopping: "È sempre stato un momento speciale - spiega Bacchini - è un appuntamento importante sia per i regali che per l'atmosfera. È una tradizione".
Il nuovo negozio presenta una superficie ridotta rispetto a prima, ma con un piano di sotto che sta essere preparato per aprire gradualmente. La scelta di riposizionare il negozio è stata motivata dal desiderio di creare un'esperienza shopping più compatta e efficiente.
La riapertura del negozio è anche una scelta per non cadere vittima dell'inflazione immobiliare a Milano. "Il caro affitto, indotto dalla spinta immobiliare, porta a uno spopolamento delle attività commerciali dal centro di Milano" sottolinea Bacchini.
La situazione di crisi in cui versa la città è stata un motore di riflessione per il patron: "Prima o poi bisogna fare i conti con una città che misura il cittadino, non solo gli immobili". La scelta del negozio è quindi anche una scelta per non perdere la sua identità e la sua essenza.