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La Meloni si prepara per il duello con le opposizioni. La presidentessa del Consiglio ha fissato la linea del governo: sostegno a Kiev fino al raggiungimento di una pace "giusta", ma nessun soldato italiano in Ucraina. Maggiore pressione sulla Russia, con il diciannovesimo pacchetto di sanzioni.
Ma cautela sugli asset russi congelati, nel "rispetto del diritto internazionale e della stabilità delle economie Ue". Sì al riconoscimento dello Stato palestinese, ma solo quando Hamas sarà disarmata ed esclusa da ruoli di governo. La premier si impegna a far seguire il piano di pace degli Stati Uniti, "la cui realizzazione costituisce la pietra angolare per un futuro di pace".
Ma tutto questo non è abbastanza per Meloni. Che richiama la necessità di "proseguire il lavoro con Stati Uniti, che devono essere parte integrante degli sforzi per definire garanzie di sicurezza credibili". Insomma, la premier tiene insieme il campo europeo e quello statunitense.
Ma come fare? La Meloni spiega: "Quando Putin provoca con i droni è l'Occidente sotto attacco". E di colonna europea dell'Alleanza atlantica parla anche quando il tema è quello delle spese per la difesa. "L'Europa in questi anni non ha fatto spesso la sua parte", sottolinea.
E come si può ripartire in una direzione più consensuale? Meloni risponde: "Non è esattamente così". Illustra gli investimenti in sanità e chiede subito di aprire un dibattito per "rendere permanente la flessibilità Patto di stabilità con riferimento agli investimenti in questo settore".
Ma il tema delle spese per la difesa, come già nella Lega? La Meloni si impegna a fare pressing per un "cambio di rotta". Insomma, il campo dell'Europa e quello statunitense vanno uniti.
Ma cautela sugli asset russi congelati, nel "rispetto del diritto internazionale e della stabilità delle economie Ue". Sì al riconoscimento dello Stato palestinese, ma solo quando Hamas sarà disarmata ed esclusa da ruoli di governo. La premier si impegna a far seguire il piano di pace degli Stati Uniti, "la cui realizzazione costituisce la pietra angolare per un futuro di pace".
Ma tutto questo non è abbastanza per Meloni. Che richiama la necessità di "proseguire il lavoro con Stati Uniti, che devono essere parte integrante degli sforzi per definire garanzie di sicurezza credibili". Insomma, la premier tiene insieme il campo europeo e quello statunitense.
Ma come fare? La Meloni spiega: "Quando Putin provoca con i droni è l'Occidente sotto attacco". E di colonna europea dell'Alleanza atlantica parla anche quando il tema è quello delle spese per la difesa. "L'Europa in questi anni non ha fatto spesso la sua parte", sottolinea.
E come si può ripartire in una direzione più consensuale? Meloni risponde: "Non è esattamente così". Illustra gli investimenti in sanità e chiede subito di aprire un dibattito per "rendere permanente la flessibilità Patto di stabilità con riferimento agli investimenti in questo settore".
Ma il tema delle spese per la difesa, come già nella Lega? La Meloni si impegna a fare pressing per un "cambio di rotta". Insomma, il campo dell'Europa e quello statunitense vanno uniti.