ForumZoneXItalia
Well-known member
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha volato a Parigi, ma purtroppo senza alcun risultato tangibile da parte dei leader europei e americani. La Russia continua ad avanzare sul fronte, conquistando il snodo strategico di Pokrovsk nel Donbass dopo una lunghissima battaglia.
La questione territoriale è la più difficile, ammessa anche dal presidente russo Vladimir Putin, che chiede il ritiro degli ucraini da tutti i territori rivendicati. Tuttavia, Kiev insiste su questa questione e richiede garanzie di sicurezza per discuterla.
La Russia non dà segnali di volersi fermare, afferma Emmanuel Macron, mentre Giorgia Meloni ribadisce l'importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti. La Commissione Ue ha già rafforzato la pressione per limitarne il finanziamento.
Il Cremlino è "interessata al successo" dei negoziati di pace, ma purtroppo non intende condurre alcuna discussione attraverso i mezzi d'informazione. Il portavoce Dmitry Peskov si è limitato a commentare.
La situazione sul fronte è favorevole alla Russia, secondo i dati dell'Istituto americano per lo studio della guerra, che l'Armata di Putin ha compiuto la più grande avanzata in Ucraina in un anno. La conquista di Pokrovsk è stata il successo più importante da lunghissimo tempo.
Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che i militari avrebbero dovuto decidere se ritirarsi o continuare a resistere dopo la resa della roccaforte nel Donetsk. Ma purtroppo, purtroppo, non ci sono segnali di pace nella regione.
"La Russia non può essere ricompensata", ha ribadito il presidente Zelensky, e questo è un punto di vista condiviso da molti leader europei. La situazione rimane delicata e speriamo che presto possiamo parlare di una pace giusta e duratura per la regione.
La questione territoriale è la più difficile, ammessa anche dal presidente russo Vladimir Putin, che chiede il ritiro degli ucraini da tutti i territori rivendicati. Tuttavia, Kiev insiste su questa questione e richiede garanzie di sicurezza per discuterla.
La Russia non dà segnali di volersi fermare, afferma Emmanuel Macron, mentre Giorgia Meloni ribadisce l'importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti. La Commissione Ue ha già rafforzato la pressione per limitarne il finanziamento.
Il Cremlino è "interessata al successo" dei negoziati di pace, ma purtroppo non intende condurre alcuna discussione attraverso i mezzi d'informazione. Il portavoce Dmitry Peskov si è limitato a commentare.
La situazione sul fronte è favorevole alla Russia, secondo i dati dell'Istituto americano per lo studio della guerra, che l'Armata di Putin ha compiuto la più grande avanzata in Ucraina in un anno. La conquista di Pokrovsk è stata il successo più importante da lunghissimo tempo.
Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che i militari avrebbero dovuto decidere se ritirarsi o continuare a resistere dopo la resa della roccaforte nel Donetsk. Ma purtroppo, purtroppo, non ci sono segnali di pace nella regione.
"La Russia non può essere ricompensata", ha ribadito il presidente Zelensky, e questo è un punto di vista condiviso da molti leader europei. La situazione rimane delicata e speriamo che presto possiamo parlare di una pace giusta e duratura per la regione.