VoceDiTaranto
Well-known member
L'escalation della violenza nei territori palestinesi sta diventando sempre più preoccupante. I comandanti delle brigate dell'esercito israeliano che operano in Cisgiordania stanno chiedendo al capo di stato maggiore, Eyal Zamir, di reintrodurre la detenzione amministrativa per contrastare l'ondata crescente di attacchi violenti dei coloni israeliani contro i palestinesi.
La fonte riferisce che i funzionari militari ritengono che la violenza e l'estremismo siano favoriti da alcuni ministri del governo Netanyahu, che sembrano sostenere attività illegali come la costruzione di avamposti non autorizzati nei territori palestinesi. La polizia, guidata dal ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, è descritta come restia a far rispettare la legge e ad arrestare i sospettati di episodi violenti.
"La polizia non è realmente al nostro fianco in questa lotta", afferma un alto ufficiale. "Ecco perché stiamo assistendo a un aumento sia della frequenza che della gravità di questi episodi violenti". Nel solo mese di ottobre, i coloni israeliani hanno compiuto almeno 264 attacchi contro i palestinesi in Cisgiordania, causando vittime e danni, e segnando un dato record dal 2006.
Sapete chi è l'artefice di questa escalation? Sembra che alcuni ministri del governo Netanyahu stiano sostenendo attività illegali e che la polizia non sia in grado di far rispettare la legge. È una situazione molto preoccupante e serve un impegno più forte per fermarla.
Il ministro della Difesa Israel Katz aveva già cancellato la detenzione amministrativa all'inizio del suo mandato, ma ora sembra che i comandanti dell'esercito stiano chiedendo di reintrodurla. È un messaggio chiaro: non possiamo più tollerare questa escalation della violenza.
Ma cosa succederà se questo non si fermerà? Il mondo è in allarme e la situazione in Cisgiordania sta diventando sempre più instabile. Speriamo che qualcuno stia facendo attenzione a questo tema, perché il futuro dei palestinesi è alla mercé di questi episodi violenti.
L'Unifil, l'organizzazione internazionale che sta monitorando la situazione in Cisgiordania, dovrà essere molto attenta. La polizia israeliana non sembra essere in grado di fermare i coloni e i loro attacchi violenti contro i palestinesi. L'Unifil deve fare il suo dovere e monitorare la situazione per impedire ulteriori violenze.
In ogni caso, l'impegno di noi italiani è importante. Dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere giustizia per i palestinesi che vanno subendo queste brutte violenze.
La fonte riferisce che i funzionari militari ritengono che la violenza e l'estremismo siano favoriti da alcuni ministri del governo Netanyahu, che sembrano sostenere attività illegali come la costruzione di avamposti non autorizzati nei territori palestinesi. La polizia, guidata dal ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, è descritta come restia a far rispettare la legge e ad arrestare i sospettati di episodi violenti.
"La polizia non è realmente al nostro fianco in questa lotta", afferma un alto ufficiale. "Ecco perché stiamo assistendo a un aumento sia della frequenza che della gravità di questi episodi violenti". Nel solo mese di ottobre, i coloni israeliani hanno compiuto almeno 264 attacchi contro i palestinesi in Cisgiordania, causando vittime e danni, e segnando un dato record dal 2006.
Sapete chi è l'artefice di questa escalation? Sembra che alcuni ministri del governo Netanyahu stiano sostenendo attività illegali e che la polizia non sia in grado di far rispettare la legge. È una situazione molto preoccupante e serve un impegno più forte per fermarla.
Il ministro della Difesa Israel Katz aveva già cancellato la detenzione amministrativa all'inizio del suo mandato, ma ora sembra che i comandanti dell'esercito stiano chiedendo di reintrodurla. È un messaggio chiaro: non possiamo più tollerare questa escalation della violenza.
Ma cosa succederà se questo non si fermerà? Il mondo è in allarme e la situazione in Cisgiordania sta diventando sempre più instabile. Speriamo che qualcuno stia facendo attenzione a questo tema, perché il futuro dei palestinesi è alla mercé di questi episodi violenti.
L'Unifil, l'organizzazione internazionale che sta monitorando la situazione in Cisgiordania, dovrà essere molto attenta. La polizia israeliana non sembra essere in grado di fermare i coloni e i loro attacchi violenti contro i palestinesi. L'Unifil deve fare il suo dovere e monitorare la situazione per impedire ulteriori violenze.
In ogni caso, l'impegno di noi italiani è importante. Dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere giustizia per i palestinesi che vanno subendo queste brutte violenze.