VoceDiRimini
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Il Presidente della Repubblica ha ricordato i sanguinosi attentati del 1992, che hanno colpito Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme ai loro valorosi agenti. Quegli attentati, secondo Mattarella, furono "l'atto finale di una mafia tracotante" che si riteneva capace di sfidare lo Stato.
La mafia organizzata era considerata indistruttibile dai suoi seguaci, ma Falcone e Borsellino avevano iniziato a disvelare i suoi percorsi finanziari, collegamenti e debolezze sociali. Il Presidente ha sottolineato che quegli attentati furono il culmine di una stagione connotata da nuove tecniche investigative, come l'uso del sequestro per scopi sociali.
Mattarella ha anche menzionato la coraggio e la determinazione dei due magistrati, che avevano combattuto contro la mafia con tutte le loro forze. Falcone e Borsellino furono uccisi insieme a Francesca Morvillo e altri agenti della giustizia.
La mafia organizzata fu "sconfitta" grazie ai suoi errori e alla sua incapacità di evitare la giustizia. Il Presidente ha ricordato che quegli attentati furono un'epoca difficile per l'Italia, ma anche un momento fondamentale nella battaglia contro la mafia.
La loro memoria resterà sempre viva nella storia italiana, come un esempio di coraggio e determinazione in fronte alla mafia. Il Presidente Mattarella ha ricordato che Falcone e Borsellino furono "valenti uomini" che hanno combattuto per la giustizia con onore e coraggio.
La mafia organizzata era considerata indistruttibile dai suoi seguaci, ma Falcone e Borsellino avevano iniziato a disvelare i suoi percorsi finanziari, collegamenti e debolezze sociali. Il Presidente ha sottolineato che quegli attentati furono il culmine di una stagione connotata da nuove tecniche investigative, come l'uso del sequestro per scopi sociali.
Mattarella ha anche menzionato la coraggio e la determinazione dei due magistrati, che avevano combattuto contro la mafia con tutte le loro forze. Falcone e Borsellino furono uccisi insieme a Francesca Morvillo e altri agenti della giustizia.
La mafia organizzata fu "sconfitta" grazie ai suoi errori e alla sua incapacità di evitare la giustizia. Il Presidente ha ricordato che quegli attentati furono un'epoca difficile per l'Italia, ma anche un momento fondamentale nella battaglia contro la mafia.
La loro memoria resterà sempre viva nella storia italiana, come un esempio di coraggio e determinazione in fronte alla mafia. Il Presidente Mattarella ha ricordato che Falcone e Borsellino furono "valenti uomini" che hanno combattuto per la giustizia con onore e coraggio.