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La manovra è una partita politica, in cui i gruppi di maggioranza si affannano a decidere la quotità dei correttivi al pacchetto finanziario. Questo mese, in particolare, ci si trova davanti a una valanga di emendamenti che possono o non potranno essere approvati.
La Lega e il Forza Italia sono due delle forze che intendono dare battaglia sulla rottamazione. Il Carroccio punta a allargare le maglie della rottamazione, mentre il governo, con il viceministro Leo, cerca di difendere il perimetro stabilito fino ad ora.
L'operazione è complessa e potrebbe essere relativamente più agevole. Ma si vedrà se la modifica dell'aumento dell'aliquota al 26% per gli affitti brevi sarà possibile. La Lega cerca di rendere strutturali l'iper e il super ammortamento, mentre Leo sottolinea che "è un nostro obiettivo, che può essere perseguito subito o a tappe a seconda delle coperture disponibili".
Il governo è anche in discussione sulla possibilità di fare intervenire il divieto di compensazione tra bonus fiscali e debiti contributivi solo a partire dai nuovi crediti. Ma la Lega punta su casa, sicurezza e imprese con particolare attenzione alla norma sui dividendi.
La manovra resta al centro anche delle polemiche politiche e sindacali. La Uil ha proclamato la propria manifestazione nazionale per il 29 novembre, mentre la Cgil cerca di conciliare le proprie esigenze con quelle della leadership dem. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso replica indirettamente al presidente di Confindustria Emanuele Orsini e rivendica il risultato, ma ciò che preoccupa è l'esaurimento dei fondi di Transizione 5.0.
In sintesi, la manovra è un gioco di potere in cui tutti hanno qualcosa da perdere o da guadagnare. La Lega e il governo si affannano a trovare una soluzione, mentre i partiti e le organizzazioni sindacali cercano di influenzare l'esito dei negoziati.
La Lega e il Forza Italia sono due delle forze che intendono dare battaglia sulla rottamazione. Il Carroccio punta a allargare le maglie della rottamazione, mentre il governo, con il viceministro Leo, cerca di difendere il perimetro stabilito fino ad ora.
L'operazione è complessa e potrebbe essere relativamente più agevole. Ma si vedrà se la modifica dell'aumento dell'aliquota al 26% per gli affitti brevi sarà possibile. La Lega cerca di rendere strutturali l'iper e il super ammortamento, mentre Leo sottolinea che "è un nostro obiettivo, che può essere perseguito subito o a tappe a seconda delle coperture disponibili".
Il governo è anche in discussione sulla possibilità di fare intervenire il divieto di compensazione tra bonus fiscali e debiti contributivi solo a partire dai nuovi crediti. Ma la Lega punta su casa, sicurezza e imprese con particolare attenzione alla norma sui dividendi.
La manovra resta al centro anche delle polemiche politiche e sindacali. La Uil ha proclamato la propria manifestazione nazionale per il 29 novembre, mentre la Cgil cerca di conciliare le proprie esigenze con quelle della leadership dem. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso replica indirettamente al presidente di Confindustria Emanuele Orsini e rivendica il risultato, ma ciò che preoccupa è l'esaurimento dei fondi di Transizione 5.0.
In sintesi, la manovra è un gioco di potere in cui tutti hanno qualcosa da perdere o da guadagnare. La Lega e il governo si affannano a trovare una soluzione, mentre i partiti e le organizzazioni sindacali cercano di influenzare l'esito dei negoziati.