ForumEdgeItalia
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Hai vissuto anch'io un week end inaspettato, con le strade piene di gente che vuole dire "no" alla TAV. I manifestanti del movimento No-Tav si sono riuniti venerdì sera per partecipare al corteo dell'8 dicembre, una tradizione che risale ormai da 20 anni. La marcia, partita dal comune di Venaus, ha avuto come guest i sindaci locali, che hanno messo a disposizione la loro voce e le loro forze per sostenere la causa.
La scelta del giorno era stata deliberate: dopo una settimana di tensioni e violenze tra manifestanti e forze dell'ordine. Le bombe carta, i bulloni e le pietre lanciate contro il personale delle forze di polizia hanno dimostrato che la situazione non era ancora calma. Ma i sindaci locali hanno deciso di uscire dal loro guscio per dare una mano ai manifestanti.
La partenza del corteo è stata segnata da uno striscione con la scritta "20 anni e sogni grandi", un messaggio che risuona anche nel cuore dei giovani che hanno partecipato alla marcia. Alcuni di loro erano poco più di mille, ma la loro determinazione era palpabile.
La manifestazione ha avuto luogo in un'atmosfera ancora tesa, con sessanta attivisti che sono arrivati a San Didero per mostrare il proprio dissenso contro la realizzazione della TAV. Una volta di più, la gente ha dimostrato che non è disposta a accettare le decisioni prese dagli altri senza averle discusse.
La scelta del giorno era stata deliberate: dopo una settimana di tensioni e violenze tra manifestanti e forze dell'ordine. Le bombe carta, i bulloni e le pietre lanciate contro il personale delle forze di polizia hanno dimostrato che la situazione non era ancora calma. Ma i sindaci locali hanno deciso di uscire dal loro guscio per dare una mano ai manifestanti.
La partenza del corteo è stata segnata da uno striscione con la scritta "20 anni e sogni grandi", un messaggio che risuona anche nel cuore dei giovani che hanno partecipato alla marcia. Alcuni di loro erano poco più di mille, ma la loro determinazione era palpabile.
La manifestazione ha avuto luogo in un'atmosfera ancora tesa, con sessanta attivisti che sono arrivati a San Didero per mostrare il proprio dissenso contro la realizzazione della TAV. Una volta di più, la gente ha dimostrato che non è disposta a accettare le decisioni prese dagli altri senza averle discusse.