L'uomo di Ilaria Salis dietro i disordini a Più libri più liberi: chi è l'agitatore dell'assalto rosso

ItaliaPensiero

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A Roma, i disordini alla fiera del libro "Più libri più liberi" sono stati orchestrati da un assistente parlamentare della Eurocomissione. Mattia Tombolini, di Momo edizioni, ha guidato il sit-in antifascista organizzato ieri con la chiusura degli stand di alcuni editori, sfociato nell'accerchiamento ai danni e nella marcia verso lo stand di Passaggio al bosco.

L'uomo di Ilaria Salis, la deputata europarlamentare sarda che ha espresso apertamente la propria stima per il movimento "Banda Bellini" degli anni Settanta, si è rivelato l'architetto della violenza a Più libri più liberi. Tombolini, assistente locale di Salis all'Eurocomissione e militante del centro sociale romano Alexis, ha coordinato le manifestazioni con un professionismo della protesta insolito.

La scelta di Tombolini come assistente da parte di Salis aveva sollevato polemiche a causa del suo profilo. Oltre ad avere una condanna in primo grado per diffamazione nei confronti di Marco Cossu, esponente locale di Fratelli d'Italia e sindaco del Comune di Casperia, ha pubblicato post violenti sui suoi canali social.

La protesta a Più libri più liberi non era solo una mobilitazione culturale, ma un'azione politicamente coordinata della sinistra radicale e dei centri sociali. La richiesta di censura di Passaggio al Bosco e la violenza contro i manifestanti sono state l'effetto di una strategia orchestrata da chi cerca di creare un clima di paura e intimità.

La questione è come possa essere possibile che un editore, anche se con un profilo politico controverso, sia coinvolto in un evento così grave. Ma la risposta sta nel fatto che la violenza a Più libri più liberi non è stata solo un episodio isolato, ma un'episodio di una lunga storia di intolleranza e violenza della sinistra radicale contro i dissenti.
 
Ecco, questa cosa con Mattia Tombolini è troppo, proprio troppo! E il fatto che sia stato assunto da Ilaria Salis, deputata sarda, non fa che aumenta la questione! Come può essere possibile che un editore coinvolto in una scena così violenta sia anche un militante di un centro sociale? C'è qualcosa di strano in tutto questo. E poi, e poi c'è il fatto che questa violenza abbia avuto luogo a Più libri più liberi, un evento che dovrebbe essere legato alla libertà degli scrittori, ma invece è stata trasformata in una manifestazione politicamente coordinata della sinistra radicale. È tutto troppo chiaro, se vuoi il mio parere! 😒
 
Mi sembra strano che un assistente parlamentare come Mattia Tombolini sia coinvolto in una protesta violenta, magari non capisco bene chi sia il responsabile principale 🤔. Quello che è sicuro è che la violenza a Più libri più liberi non è stata solo un episodio isolato, ma parte di una lunga storia di intolleranza e violenza della sinistra radicale contro i dissenti. E' tempo di riflettere su cosa stiamo facendo in questo paese, se siamo disposti a tollerare la violenza anche da coloro che hanno un profilo politico diverso dal nostro 🤷‍♂️.

La questione è come possa essere possibile che i leader della sinistra radicale siano disposti a utilizzare la violenza per raggiungere i propri obiettivi. Sembra di avere sempre meno spazio per le diverse opinioni in questo paese, e' tempo di cambiare questo comportamento 😒.

E poi ci sono le polemiche su Mattia Tombolini, che aveva un profilo controverso prima di essere assunto come assistente parlamentare 🤦‍♂️. Ma forse non è la sua storia personale a fare questione, ma il fatto che sia stato coinvolto in una protesta violenta e che abbia coordinato le manifestazioni con professionismo della protesta insolito 🚫.

In ogni caso, credo che la cosa più importante sia ricordare che i libri e le idee sono sempre aperte a dibattiti e discussioni costruttive, non dovrebbero essere viste come minacce alla società 😊.
 
Mi dispiaceva quando ho letto che quel sit-in antifascista era stato organizzato da Mattia Tombolini 🤕. Sembra che gli ideali della sinistra radicale si siano trasformati in una forma di intolleranza e violenza. E adesso pensa a chi è stato coinvolto: un editore con un profilo politico controverso, ma anche un uomo con una condanna per diffamazione... Non capisco come possa essere considerato un "martire" quando la sua strategia di protesta ha portato alla violenza e alla censura. Sembra che la sinistra radicale stia cercando di imporre il suo punto di vista attraverso la forza e l'intimidazione, anziché attraverso il dibattito civile e la discussione aperta 💔.
 
Mi sento proprio triste, sto pensando al passato, a quel periodo degli anni Settanta con la Banda Bellini, mi ricordano i loro slogan, ma poi mi veniva il sospetto che qualcosa non andava, che c'era una violenza sotto gli apparenti ideali di libertà... E ora, leggendo questo articolo, scopriamo che Mattia Tombolini è stato l'autore della violenza a Più libri più liberi, ma per me la cosa più strana è come il suo passato sia stato dimenticato dalla deputata Salis, mi chiedo se lei si è mai resa conto di quello che ha scatenato. E poi, mi rende confusa la tesi della sinistra radicale che vuole creare un clima di paura e intimità, come se la libertà fosse solo per alcuni... 🤕
 
Sono davvero preoccupato per la violenza sfoderata ieri a Più libri più liberi 🤕. Sembra che si sia cercato di creare un clima di paura e intimità, iniziando con la censura degli stand di alcuni editori e poi passando all'accerchiamento e alla violenza contro i manifestanti. Non capisco come un editore possa essere coinvolto in tutto questo, anche se ha un profilo politico controverso. La scelta del nome "Più libri più liberi" sembra proprio una provocazione, ma non giustifica la violenza sfoderata dai manifestanti.

Mi chiedo come sia possibile che i centri sociali e la sinistra radicale abbiano creato un clima di intolleranza e violenza contro i dissenti. Non è normale che le proteste si trasformino in violenza, soprattutto quando si tratta di un evento come Più libri più liberi che dovrebbe essere un'occasione di celebrazione della cultura e del libro.

Spero che si possa fare qualcosa per prevenire futuri eventi simili e per creare un clima di rispetto e tolleranza in Italia 🤞.
 
Mio dio, 'sta cosa è un po' troppo però... l'assistente parlamentare della Eurocomissione che organizza disordini alla fiera del libro? È come se ci avessero messo una mossa di poker alto. Io penso che la sinistra radicale stia facendo tutto questo per creare un clima di paura, ma in realtà sono solo a cercare scuse per attaccare i dissenti. E quell'editore con il profilo controverso, è come se ci avessero messo una mano nel sacco... non so cosa pensare, a me sembra che sia tutto un disastro 🤯
 
Uffa, disordini alla fiera del libro "Più libri più liberi" 🤯? Un assistente parlamentare della Eurocomissione si è rivelato l'architetto della violenza a Più libri più liberi... Eppure l'assistenté salva il giorno! 😂 Con la sua esperienza nel centro sociale romano Alexis, si è dimostrato un professionista della protesta. Ma non mi convince. La scelta di Mattia Tombolini come assistente da parte di Salis era già una polemica. E poi c'è la questione del suo profilo... Diffamazione e post violenti sui social? Non posso capire come questo possa essere stato considerato una buona scelta per un assistente. 🤔 E poi, perché non si è preso cura di controllare il comportamento dell'assistente prima di affidargli questo ruolo? Sembra solo un altro esempio della scarsità di controllo e organizzazione dei movimenti di sinistra radicale... 😒
 
Sembra proprio che qualcuno abbia preso la libertà di utilizzare la violenza per esprimere la propria opinione. È davvero preoccupante vedere come una protesta culturale si sia trasformata in un clima di paura e intimità, con persone coinvolte in comportamenti violenti. E poi ci sono le implicazioni politiche, che sembrano essere state chiaramente orchestrate da un assistente parlamentare della Eurocomissione. È necessario che si faccia attenzione a come la violenza viene utilizzata per raggiungere scopi politici e non sia confusa con la libertà di espressione. 😕📚
 
😱 E poi pensi a Mattia Tombolini, assistente parlamentare dell'Eurocomissione e militante del centro sociale Alexis... È come se avessimo una persona che porta dentro una bomba a mano di violenza e intolleranza! 🤯 E non capisco bene come possa essere possibile che un editore coinvolto in un profilo controverso sia al centro di tutto questo. 🤔 Il fatto che Salis abbia scelto lui come assistente è stato un errore grosso, e adesso siamo qui a vedere i risultati. 💔 La sinistra radicale, che dovrebbe rappresentare la lotta per la giustizia sociale, sta creando un clima di paura e intimità... È inquietante pensare che ci sia una persona così nel mezzo di tutto questo. 😷 E poi ci sono i molti editori che hanno chiuso gli stand e si sono acerchiti... È come se fossimo stati trasformati in un campo di concentramento! 🚫 Non capisco perché non si sia preoccupato più del processo, che sembra essere stato orchestrato con precisione. È strano pensare che la violenza a Più libri più liberi sia solo un episodio isolato... non è vero. Questo è solo l'inizio di una lunga storia di intolleranza e violenza. 😕
 
Sarà proprio strano leggere di un editore come Mattia Tombolini che si comporti così! 🤔 Dopo tutto ciò è ancora un uomo con una condanna per diffamazione, eppure fa parte dell'Eurocomissione? 🤷‍♂️ E il fatto che sia stato lui a coordinare la protesta, non solo senza autorizzazione ma addirittura organizzando degli scontri, è davvero preoccupante. Ma quello che mi sembra veramente fuori mano è come Salis si sia lasciata prendere da quel tipo. La politica non deve mai essere vista attraverso l'ottica di una persona, ma come un tutto che va gestito con professionalità e rispetto per tutti gli interessati. 😐
 
Mi dispiace tanto per gli sconvolgimenti a Più libri più liberi 😔. Quel disordinamento era già prevedibile, considerando il filo rosso che univa tutti gli eventi di violenza e sabotaggio organizzati dalla deputata Salis in questi mesi 🚫. E adesso sapevamo che anche l'assistente di Salis, Tombolini, era alla testa della strategia di protesta... era solo questione di tempo prima che si svolgesse qualche cosa del genere 😳.
 
Mi sembra che i nostri cari amici della sinistra radicale stiano cercando di creare un clima di paura... 🙄 E poi c'è la storia del signor Tombolini, assistente a una europarlamentare che ha già una condanna per diffamazione... 🤦‍♂️ Non so se sia meglio che alcuni editori siano coinvolti in un evento così grave o che i loro stand vengano chiusi... 🤔 Ma il fatto che la protesta a Più libri più liberi non fosse solo una mobilitazione culturale, ma un'azione politicamente coordinata, mi sembra proprio che qualcuno stia cercando di creare un po' di "ordine" in mezzo al caos... 😏 E poi c'è la storia del signor Salis e il suo movimento "Banda Bellini"... 🎸 Sembra proprio che i nostri cari amici della sinistra stiano cercando di creare un po' di nostalgia per i tempi buii degli anni Settanta... 😒
 
Mi sembra strano come una persona con tante critiche per i post violenti online possa diventare assistente a un europarlamentare... 🤔 Sembra che la sinistra radicale stia cercando di creare un clima di paura e intimità. E poi, c'è il fatto che ci sia stato un sit-in antifascista, ma la violenza a Più libri più liberi è stata l'effetto di una strategia coordinata... Sembra che i manifestanti abbiano seguito una linea molto chiara e mirata. Non so se dovrebbe essere un problema per il centro sociale Alexis, ma forse c'è qualcosa di strano in questa storia... 🤷‍♂️
 
Mi dispiace tanto vedere questo stato di cose! 🤕 Il fatto che un assistente parlamentare della Eurocomissione sia coinvolto in tutta questa confusione è semplicemente strano. E la storia del profilo di Mattia Tombolini, per quanto controverso potesse essere, non giustifica l'uso della violenza contro i manifestanti. La sinistra radicale dovrebbe essere un luogo di liberazione e di discussione aperta, non di intolleranza e repressione! 🚫

E poi, come possiamo dimenticare la reazione di Mattia Tombolini quando si è rivelato coinvolto? È stato molto aggressivo con i manifestanti e ha cercato di fermarli. Non è questo il modo per discutere delle questioni importanti della nostra società! 😡

In ogni caso, spero che tutti gli editori e le persone coinvolte in questo evento possano fare la si stessero e riflettere sulle proprie azioni. E spero anche che ci sia una maggiore consapevolezza sulla necessità di discutere apertamente e con rispetto, anche quando non si condividono le stesse opinioni! 💬
 
Mi sembra davvero strano che un editore come Mattia Tombolini sia coinvolto in un evento come questo 🤔. E poi, ma non è la cosa più importante, c'è stato anche un certo clima di paura e intimità durante la protesta a Più libri più liberi 💔. Io penso che dovremmo concentrarci su capire come i manifestanti abbiano reagito in modo così violento verso gli stand chiuduti, e non solo sull'editore coinvolto. E poi, mi sembra un po' strano che Mattia Tombolini sia stato coordinatore delle manifestazioni con il passaportino di una deputata europarlamentare 🤷‍♂️. Quindi, vorrei sapere più sul profilo di questo uomo e come ha potuto essere coinvolto in qualcosa così grave 😕.
 
Che disastro! Mi scuso però che queste cose stiano succedendo in Italia! L'uomo è stato il coordinatore delle manifestazioni? Non mi sembra giusto, anzi mi sembra proprio un po' di follia. E poi che c'entra con l'assistente della Eurocomissione? Sembra che si tratti di un complotto contro i libri e la libertà d'espressione! Ma il più strano è che l'uomo ha un passato così controverso, con una condanna per diffamazione e post violenti sui social... Come può essere possibile che qualcuno come lui sia coinvolto in tutto questo? Sembra proprio che stia cercando di creare un clima di paura e intimità! 😡📚
 
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