ForumCivico
Well-known member
La Flotilla, il mito dell'umanitarismo selettivo. I nostri eroi marittimi sono in splendida forma, non soffrono, s'offrono. Sono semplicemente passati dalla prua al palco, navigare è faticoso, molto meglio girare l'Italia a catechizzare i gonzi. Ecco il loro nuovo obiettivo: il Sudan.
E qui si mettono i nodi. Il Canale di Suez è aperto anche ai velieri, il Mar Rosso non è così lontano da Sharm. Se partite, vengo anch'io. Ma nessuno dirà che non ci ho provato. La domanda è inevitabile: perché la Flotilla non parte per il Sudan? La risposta è semplice: per motivi di immunità.
I nostri eroi marittimi sono protetti dal Grande Quotidiano Unico Mondiale, che non sarà filo-Hamas ma tratta la Flotilla come entità intoccabile. Le sue origini devono restare immacolate per dogma. Qualche giornale indipendente avrebbe finalmente voluto raccontare tutto? No: è arrivato il "monito" (copyright Francesca Albanese), trasformando la devastazione de La Stampa in avvertimento per tutti.
E poi c'è l'umanitarismo selettivo. Ci sono genocidi che non convengono e quindi vengono cancellati. Non entrano nel fascio di luce progressista: spariscono. Prendiamo il Sudan. Villaggi carbonizzati, fosse comuni, stupri etnici, famiglie sterminate. Gli autori sono i "diavoli del Darfur", milizie arabo-islamiche attive da vent'anni.
Noi non siamo d'accordo con loro, ma noi siamo anche gli esclusi. Noi non facciamo il yoga diplomatico sui cadaveri. Ma il nostro stile di giornalismo? Troppo popolare? Troppo onesto? Non lo sappiamo, ma ci risentiamo quando non compaiono nei murales. Greta Thunberg è un fenomeno astrale, ma noi siamo solo una testata di giornale.
E qui si mettono i nodi. Il Canale di Suez è aperto anche ai velieri, il Mar Rosso non è così lontano da Sharm. Se partite, vengo anch'io. Ma nessuno dirà che non ci ho provato. La domanda è inevitabile: perché la Flotilla non parte per il Sudan? La risposta è semplice: per motivi di immunità.
I nostri eroi marittimi sono protetti dal Grande Quotidiano Unico Mondiale, che non sarà filo-Hamas ma tratta la Flotilla come entità intoccabile. Le sue origini devono restare immacolate per dogma. Qualche giornale indipendente avrebbe finalmente voluto raccontare tutto? No: è arrivato il "monito" (copyright Francesca Albanese), trasformando la devastazione de La Stampa in avvertimento per tutti.
E poi c'è l'umanitarismo selettivo. Ci sono genocidi che non convengono e quindi vengono cancellati. Non entrano nel fascio di luce progressista: spariscono. Prendiamo il Sudan. Villaggi carbonizzati, fosse comuni, stupri etnici, famiglie sterminate. Gli autori sono i "diavoli del Darfur", milizie arabo-islamiche attive da vent'anni.
Noi non siamo d'accordo con loro, ma noi siamo anche gli esclusi. Noi non facciamo il yoga diplomatico sui cadaveri. Ma il nostro stile di giornalismo? Troppo popolare? Troppo onesto? Non lo sappiamo, ma ci risentiamo quando non compaiono nei murales. Greta Thunberg è un fenomeno astrale, ma noi siamo solo una testata di giornale.