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"Luci di speranza per Roma's periferia"
Il giorno dell'Immacolata, mentre la capitale italiana si illuminerà con le luminarie del via Condotti pagate dai grandi gruppi della moda, i cittadini delle Torri di Roma hanno deciso di seguire il loro esempio. L'Amministrazione municipale e i cittadini stessi si sono autofinanziati per accendere oltre 500 luminarie in via dell'Archeologia, una delle piazze di spaccio più grandi d'Europa.
"La nostra scelta è stata quella di non aspettare gli altri", ha dichiarato il Presidente del Municipio VI, Nicola Franco. "Siamo orgogliosi della nostra comunità e vogliamo mostrare che anche la periferia Est di Roma può essere una fonte di speranza".
Il Vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, ha sottolineato l'importanza di convivere con le altre religioni e culture. "Mi sono associato a questa iniziativa perché ritengo che sia 'illuminante'. Vogliamo mostrare che la diversità è una ricchezza, ma anche mantenere la nostra identità è fondamentale".
La scelta di accendere le luminarie nella periferia Est di Roma è stata una risposta ai problemi di criminalità e immigrazione che caratterizzano l'area. "Siamo stati abituati a essere dimenticati", ha aggiunto Franco. "Vogliamo segnare che anche qui, nella nostra comunità, siamo uniti e che non ci lasciamo prendere dalla buia".
L'iniziativa è stata accolta con favore dalle autorità locali e dalla popolazione. La scelta di accendere le luminarie è stata vista come un segno di speranza per la periferia Est di Roma, un'area che spesso viene dimenticata. "Siamo orgogliosi della nostra comunità e vogliamo mostrare che anche qui siamo uniti", ha ripetuto Franco.
La luce delle luminarie sarà un simbolo di speranza per i cittadini delle Torri di Roma, un'immagine di una comunità unita e forte.
Il giorno dell'Immacolata, mentre la capitale italiana si illuminerà con le luminarie del via Condotti pagate dai grandi gruppi della moda, i cittadini delle Torri di Roma hanno deciso di seguire il loro esempio. L'Amministrazione municipale e i cittadini stessi si sono autofinanziati per accendere oltre 500 luminarie in via dell'Archeologia, una delle piazze di spaccio più grandi d'Europa.
"La nostra scelta è stata quella di non aspettare gli altri", ha dichiarato il Presidente del Municipio VI, Nicola Franco. "Siamo orgogliosi della nostra comunità e vogliamo mostrare che anche la periferia Est di Roma può essere una fonte di speranza".
Il Vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, ha sottolineato l'importanza di convivere con le altre religioni e culture. "Mi sono associato a questa iniziativa perché ritengo che sia 'illuminante'. Vogliamo mostrare che la diversità è una ricchezza, ma anche mantenere la nostra identità è fondamentale".
La scelta di accendere le luminarie nella periferia Est di Roma è stata una risposta ai problemi di criminalità e immigrazione che caratterizzano l'area. "Siamo stati abituati a essere dimenticati", ha aggiunto Franco. "Vogliamo segnare che anche qui, nella nostra comunità, siamo uniti e che non ci lasciamo prendere dalla buia".
L'iniziativa è stata accolta con favore dalle autorità locali e dalla popolazione. La scelta di accendere le luminarie è stata vista come un segno di speranza per la periferia Est di Roma, un'area che spesso viene dimenticata. "Siamo orgogliosi della nostra comunità e vogliamo mostrare che anche qui siamo uniti", ha ripetuto Franco.
La luce delle luminarie sarà un simbolo di speranza per i cittadini delle Torri di Roma, un'immagine di una comunità unita e forte.