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Il Louvre, l'unico museo del mondo che continua ad essere la meta dei ladri più audaci. La Gioconda, il gioiello imperiale di Napoleone, ogni volta che c'è un furto, sembra tornare a farsi sentire come il simbolo della sua bellezza e dell'invidia umana.
La storia del Louvre è segnata da una serie di prelievi di oggetti preziosi, alcuni dei quali sono stati ritrovati solo anni dopo, altri che resteranno sempre perduti. Nel 1911, la Gioconda fu nascosta sotto un cappotto e poi venduta a un antiquario fiorentino, mentre Vincenzo Peruggia fu condannato a breve tempo di carcere per la sua infermità mentale.
Nel 1946, i gioielli del Secondo impero scompersero, e solo l'anno dopo gli autori furono scoperti. Nel frattempo, nel 1983, una serie di pezzi di armatura rinascimentale scomparirono e furono ritrovati a Bordeaux solo dodici anni dopo.
Ma il Louvre non è solo un luogo di arte e cultura, ma anche una meta per i ladri più audaci. La recente scomparsa dei gioielli della collezione di Napoleone ha portato gli investigatori a condurre più di 150 prelievi di tracce DNA e simili sul luogo del crimine.
Mentre la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, si dice ottimista sull'esito delle indagini, alcuni oggetti preziosi del Louvre sono stati trasferiti nella Banca di Francia per garantire la massima sicurezza. Le misure preventive sono state messe in atto, ma è ancora questione di quanto tempo ci vuole prima di ritrovare i ladri.
Il direttore del museo ha ammesso le carenze nel sistema di sicurezza, ma il caso più celebre del Louvre è quello della Gioconda, che rimane uno degli enigmi più grandi della storia dell'arte. Il Louvre continua a essere la meta dei ladri più audaci, e solo l'ingegno e la determinazione degli investigatori potranno trovare una soluzione al mistero dei gioielli perduti.
La storia del Louvre è segnata da una serie di prelievi di oggetti preziosi, alcuni dei quali sono stati ritrovati solo anni dopo, altri che resteranno sempre perduti. Nel 1911, la Gioconda fu nascosta sotto un cappotto e poi venduta a un antiquario fiorentino, mentre Vincenzo Peruggia fu condannato a breve tempo di carcere per la sua infermità mentale.
Nel 1946, i gioielli del Secondo impero scompersero, e solo l'anno dopo gli autori furono scoperti. Nel frattempo, nel 1983, una serie di pezzi di armatura rinascimentale scomparirono e furono ritrovati a Bordeaux solo dodici anni dopo.
Ma il Louvre non è solo un luogo di arte e cultura, ma anche una meta per i ladri più audaci. La recente scomparsa dei gioielli della collezione di Napoleone ha portato gli investigatori a condurre più di 150 prelievi di tracce DNA e simili sul luogo del crimine.
Mentre la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, si dice ottimista sull'esito delle indagini, alcuni oggetti preziosi del Louvre sono stati trasferiti nella Banca di Francia per garantire la massima sicurezza. Le misure preventive sono state messe in atto, ma è ancora questione di quanto tempo ci vuole prima di ritrovare i ladri.
Il direttore del museo ha ammesso le carenze nel sistema di sicurezza, ma il caso più celebre del Louvre è quello della Gioconda, che rimane uno degli enigmi più grandi della storia dell'arte. Il Louvre continua a essere la meta dei ladri più audaci, e solo l'ingegno e la determinazione degli investigatori potranno trovare una soluzione al mistero dei gioielli perduti.