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La violenza commessa sulla piccola sul treno è un colpo allo stomaco. Una madre di 43 anni ha afferrato il figlio di sei anni per i capelli, lo ha sbattuto contro il tavolino tre volte perché aveva rovesciato una lattina di soda su una passeggera.
La donna, residente a Nimes e senza precedenti penali, è stata arrestata alla stazione ferroviaria di Marne-la-Vallee. Il bambino, che non ha un papà, è stato affidato alle cure dei Servizi di Protezione dell'Infanzia per un periodo di 72 ore.
L'intervento dei passeggeri è stato fondamentale. Secondo il Procuratore generale Jean-Baptiste Bladier, i testimoni hanno riferito che la donna gli avrebbe tirato i capelli e lo avrebbe quasi strangolato. Ma è stato l'Alto Commissario per l'Infanzia Sarah El Hairy a esprimere la sua soddisfazione sui social media per il fatto che "a bordo di un treno TGV, i passeggeri si sono rifiutati di distogliere lo sguardo". La loro attenzione è stata un riflesso protettivo che dovrebbe essere adottato.
Il caso è stato segnalato ai 3117, una linea telefonica dedicata alle segnalazioni di violenza sui trasporti pubblici SNCF e RATP. La polizia francese ha detto di aver preso in considerazione la morte della passeggera rovesciata, che è stata identificata nel caso.
È un caso terribile che ha lasciato i passeggeri sconvolti e spaventati. Ma è anche un riflesso della nostra società, che non vuole più tollerare la violenza nei confronti dei bambini.
Il bambino è stato messo in salvo grazie all'intervento dei passeggeri, ma il caso ci fa riflettere sulla nostra responsabilità di proteggere i più piccoli. Siamo tutti responsabili, e non possiamo tollerare la violenza in qualsiasi forma.
La donna è stata arrestata e trattenuta in custodia cautelare. Il bambino è stato affidato alle cure dei Servizi di Protezione dell'Infanzia. È un buon inizio, ma dobbiamo fare molto di più per prevenire la violenza sui bambini.
La nostra società deve cambiare, e devono cambiare subito. Non possiamo permetterci che i nostri più piccoli vengano sottoposti a violenze come quella commessa sulla madre.
La donna, residente a Nimes e senza precedenti penali, è stata arrestata alla stazione ferroviaria di Marne-la-Vallee. Il bambino, che non ha un papà, è stato affidato alle cure dei Servizi di Protezione dell'Infanzia per un periodo di 72 ore.
L'intervento dei passeggeri è stato fondamentale. Secondo il Procuratore generale Jean-Baptiste Bladier, i testimoni hanno riferito che la donna gli avrebbe tirato i capelli e lo avrebbe quasi strangolato. Ma è stato l'Alto Commissario per l'Infanzia Sarah El Hairy a esprimere la sua soddisfazione sui social media per il fatto che "a bordo di un treno TGV, i passeggeri si sono rifiutati di distogliere lo sguardo". La loro attenzione è stata un riflesso protettivo che dovrebbe essere adottato.
Il caso è stato segnalato ai 3117, una linea telefonica dedicata alle segnalazioni di violenza sui trasporti pubblici SNCF e RATP. La polizia francese ha detto di aver preso in considerazione la morte della passeggera rovesciata, che è stata identificata nel caso.
È un caso terribile che ha lasciato i passeggeri sconvolti e spaventati. Ma è anche un riflesso della nostra società, che non vuole più tollerare la violenza nei confronti dei bambini.
Il bambino è stato messo in salvo grazie all'intervento dei passeggeri, ma il caso ci fa riflettere sulla nostra responsabilità di proteggere i più piccoli. Siamo tutti responsabili, e non possiamo tollerare la violenza in qualsiasi forma.
La donna è stata arrestata e trattenuta in custodia cautelare. Il bambino è stato affidato alle cure dei Servizi di Protezione dell'Infanzia. È un buon inizio, ma dobbiamo fare molto di più per prevenire la violenza sui bambini.
La nostra società deve cambiare, e devono cambiare subito. Non possiamo permetterci che i nostri più piccoli vengano sottoposti a violenze come quella commessa sulla madre.