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"Le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante che tiene vivo l'Italia", così va ricordato ogni anno in occasione dell'assemblea di Confartigianato, rappresentativa delle micro e piccole imprese italiane. Questo anno, infatti, la Confindustria ha sottolineato come le imprese più piccole siano "il tessuto vivo" del paese, proprio per via della loro resilienza e capacità di adattamento in un contesto globale segnato da instabilità e rincari energetici.
Il presidente Marco Granelli, nell'intervento aperto all'assemblea, ha sottolineato l'importanza di modernizzare le normative, rafforzare l'accesso al credito e rilanciare il "valore artigiano" come chiave per mantenere competitività, coesione sociale e dignità del lavoro. Ecco, dunque, due novità che dovrebbero segnare una svolta nel settore: la riforma della legge quadro sull'artigianato e l'introduzione dell'Artigiancassa.
La riforma della legge-quadro sull'artigianato, contenuta nel Ddl annuale Pmi, punta a riconoscere giuridicamente il ruolo dell'imprenditore artigiano come soggetto creativo, progettuale, tecnico e non soltanto manuale. Due elementi innovativi: la revisione dei limiti dimensionali, che consentirà alle imprese di crescere senza perdere la qualifica artigiana; e la mitigazione dei vincoli societari, pensata per favorire aggregazioni, passaggi generazionali e reti d'impresa. "Restare artigiani non significa fermarsi, ma crescere senza perdere la nostra identità", ha spiegato Granelli.
La nuova Artigiancassa dovrebbe "riportare in un ambito di interesse pubblico l'accesso al credito delle piccole imprese". Questa novità è stata ben accolta da Confartigianato, che ribadisce la necessità di rafforzamento del Fondo di Garanzia e dei Confidi. "Un sistema del credito giusto non è un privilegio: è ossigeno per la crescita", ha ribadito Granelli.
Il presidente di Confartigianato ha anche ricordato il ruolo delle piccole e medie imprese nella prevenzione delle infiltrazioni criminali. "Le Pmi rappresentano presidi di legalità e di coesione territoriale".
Il presidente Marco Granelli, nell'intervento aperto all'assemblea, ha sottolineato l'importanza di modernizzare le normative, rafforzare l'accesso al credito e rilanciare il "valore artigiano" come chiave per mantenere competitività, coesione sociale e dignità del lavoro. Ecco, dunque, due novità che dovrebbero segnare una svolta nel settore: la riforma della legge quadro sull'artigianato e l'introduzione dell'Artigiancassa.
La riforma della legge-quadro sull'artigianato, contenuta nel Ddl annuale Pmi, punta a riconoscere giuridicamente il ruolo dell'imprenditore artigiano come soggetto creativo, progettuale, tecnico e non soltanto manuale. Due elementi innovativi: la revisione dei limiti dimensionali, che consentirà alle imprese di crescere senza perdere la qualifica artigiana; e la mitigazione dei vincoli societari, pensata per favorire aggregazioni, passaggi generazionali e reti d'impresa. "Restare artigiani non significa fermarsi, ma crescere senza perdere la nostra identità", ha spiegato Granelli.
La nuova Artigiancassa dovrebbe "riportare in un ambito di interesse pubblico l'accesso al credito delle piccole imprese". Questa novità è stata ben accolta da Confartigianato, che ribadisce la necessità di rafforzamento del Fondo di Garanzia e dei Confidi. "Un sistema del credito giusto non è un privilegio: è ossigeno per la crescita", ha ribadito Granelli.
Il presidente di Confartigianato ha anche ricordato il ruolo delle piccole e medie imprese nella prevenzione delle infiltrazioni criminali. "Le Pmi rappresentano presidi di legalità e di coesione territoriale".