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In Kiev, la guerra non è solo di truppe, ma anche di corruzione. Il capostaff del presidente ucraino, Andriy Yermak, detto "Ali Babà", viene licenziato dopo una perquisizione della sua abitazione e del suo ufficio, dove gli agenti trovarono indizi di corruzione. La notizia è scoppiata proprio mentre Zelensky era a Ginevra per discutere la guerra con Putin.
Yermak era il braccio destro di Zelensky e aveva un potere enorme, ma anche molte accuse contro di lui. Era stato accusato di corruzione e di aver cercato di influenzare l'invasione russa. La perquisizione è stata condotta dall'agenzia anticorruzione e dalla procura speciale.
La dimissione di Yermak è stata vista come un colpo alla leadership ucraina, poiché era un elemento importante nel governo del presidente. Ma anche una opportunità per cambiare il corso della guerra e di costruire un governo più trasparente.
Il leader ucraino ha annunciato che Yermak si è dimesso volontariamente, ma molti sostengono che la pressione è stata troppo grande per lui. La Russia non è ancora entrata in tono, ma il Cremlino ha comunque fatto notare che Yermak era un elemento "tossico" per la diplomazia ucraina.
La situazione è complessa e difficile, ma Zelensky ha promesso di fare tutto il possibile per costruire una Ucraina più forte e più giusta. La guerra non è finita, ma forse è arrivato il momento di cambiare direzione.
Yermak era il braccio destro di Zelensky e aveva un potere enorme, ma anche molte accuse contro di lui. Era stato accusato di corruzione e di aver cercato di influenzare l'invasione russa. La perquisizione è stata condotta dall'agenzia anticorruzione e dalla procura speciale.
La dimissione di Yermak è stata vista come un colpo alla leadership ucraina, poiché era un elemento importante nel governo del presidente. Ma anche una opportunità per cambiare il corso della guerra e di costruire un governo più trasparente.
Il leader ucraino ha annunciato che Yermak si è dimesso volontariamente, ma molti sostengono che la pressione è stata troppo grande per lui. La Russia non è ancora entrata in tono, ma il Cremlino ha comunque fatto notare che Yermak era un elemento "tossico" per la diplomazia ucraina.
La situazione è complessa e difficile, ma Zelensky ha promesso di fare tutto il possibile per costruire una Ucraina più forte e più giusta. La guerra non è finita, ma forse è arrivato il momento di cambiare direzione.