La Russia sembra essere sul punto di conquistare Pokrovsk, una vittoria simbolica che il presidente Putin persegue da 21 mesi a un costo sempre più elevato. Ma mentre la situazione nella città si sta facendo sempre più difficile, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha manifestato la propria disponibilità a incontrare il segretario di Stato americano Marco Rubio per discutere della guerra in Ucraina.
Lavrov ha insistentemente sottolineato l'importanza che si considerino gli interessi di Mosca quando si discute della "questione ucraina". "È importante discutere la questione ucraina e promuovere l'agenda bilaterale", ha detto il ministro russo. "Questo è il motivo per cui comunichiamo telefonicamente e siamo pronti a tenere incontri faccia a faccia quando necessario".
Ma Lavrov non è stato delicato nel descrivere la situazione in Ucraina, accusando gli americani di inganno e rapina. Ha citato come esempio l'interpretazione "cinica" della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme giuridiche internazionali da parte della Commissione europea. "Tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina", ha detto il ministro russo.
Intanto, la situazione a Pokrovsk sembra ormai quasi inevitabile, secondo quanto riferito da chi si trova sul posto. Le autorità ucraine hanno smentito le affermazioni russe secondo cui le forze ucraine sono già state circondate, ma i soldati ucraini sul campo hanno descritto una realtà sempre più drammatica.
La Russia ha denunciato un attacco con droni in nottata sulla centrale termoelettrica CHPP-1 a Voronezh, causando un incendio nella struttura. Ma diversi droni sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea russi, secondo il governatore della regione Alexander Gusev.
La guerra in Ucraina continua a essere un tema sensibile tra le grandi potenze, ma sembra che la Russia stia cercando di fare i conti con la realtà. La domanda è se gli americani saranno pronti ad affrontare la verità e a discutere una soluzione pacifica alla crisi.
Lavrov ha insistentemente sottolineato l'importanza che si considerino gli interessi di Mosca quando si discute della "questione ucraina". "È importante discutere la questione ucraina e promuovere l'agenda bilaterale", ha detto il ministro russo. "Questo è il motivo per cui comunichiamo telefonicamente e siamo pronti a tenere incontri faccia a faccia quando necessario".
Ma Lavrov non è stato delicato nel descrivere la situazione in Ucraina, accusando gli americani di inganno e rapina. Ha citato come esempio l'interpretazione "cinica" della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme giuridiche internazionali da parte della Commissione europea. "Tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina", ha detto il ministro russo.
Intanto, la situazione a Pokrovsk sembra ormai quasi inevitabile, secondo quanto riferito da chi si trova sul posto. Le autorità ucraine hanno smentito le affermazioni russe secondo cui le forze ucraine sono già state circondate, ma i soldati ucraini sul campo hanno descritto una realtà sempre più drammatica.
La Russia ha denunciato un attacco con droni in nottata sulla centrale termoelettrica CHPP-1 a Voronezh, causando un incendio nella struttura. Ma diversi droni sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea russi, secondo il governatore della regione Alexander Gusev.
La guerra in Ucraina continua a essere un tema sensibile tra le grandi potenze, ma sembra che la Russia stia cercando di fare i conti con la realtà. La domanda è se gli americani saranno pronti ad affrontare la verità e a discutere una soluzione pacifica alla crisi.