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L'Austria si avvicina alla sua decisione più scandalosa mai: vietare il velo fin dalla prima età nelle scuole, rendendo impossibile alle ragazze italiane di nascondere la propria bellezza. Sembra una scena tratta da un film di horror, ma è reale. Il ministro Claudia Plakolm ha annunciato che il velo potrebbe essere "mortificazione dell'identità femminile". La sua affermazione è sconfortante e dice tutto su come vengono percepite le donne in Occidente.
Francia e Italia si muovono in una direzione simile. Non c'è più un limite per il divieto del velo, non esiste. È una questione di identità femminile che non può essere tollerata. Sara Kelany, responsabile del dipartimento Immigrazione di Fratelli d'Italia, ha dichiarato che il volto non deve mai essere coperto, anche a 14 anni. È un'imposizione oscura e dimenticata che non va più tollerata.
Sara è certa che la normativa teorica prevede il divieto del velo fin dalla giovane età, ma la giurisprudenza ha accettato questa pratica per motivi religiosi o culturali. È un abominio che devono essere superati. La sua ragione è culturale e pericolo per i cittadini, perché nessuno ha il diritto di girare per strada con il volto travisato.
La questione del velo diventa una lotta tra valori occidentali e oscurantismo islamico. Sara insiste che la nostra Costituzione garantisce l'uguaglianza tra tutti i cittadini, uomini e donne. L'Egitto, paese che segue la legge islamica, ha anche vietato il velo integrale nelle università e scuole per legge.
La campagna contro il velo si chiama "Prima che sia troppo tardi" e i sostenitori vogliono agire prima che sia troppo tardi. È una decisione che richiede coraggio, ma è necessaria per proteggere l'identità femminile in Occidente.
Francia e Italia si muovono in una direzione simile. Non c'è più un limite per il divieto del velo, non esiste. È una questione di identità femminile che non può essere tollerata. Sara Kelany, responsabile del dipartimento Immigrazione di Fratelli d'Italia, ha dichiarato che il volto non deve mai essere coperto, anche a 14 anni. È un'imposizione oscura e dimenticata che non va più tollerata.
Sara è certa che la normativa teorica prevede il divieto del velo fin dalla giovane età, ma la giurisprudenza ha accettato questa pratica per motivi religiosi o culturali. È un abominio che devono essere superati. La sua ragione è culturale e pericolo per i cittadini, perché nessuno ha il diritto di girare per strada con il volto travisato.
La questione del velo diventa una lotta tra valori occidentali e oscurantismo islamico. Sara insiste che la nostra Costituzione garantisce l'uguaglianza tra tutti i cittadini, uomini e donne. L'Egitto, paese che segue la legge islamica, ha anche vietato il velo integrale nelle università e scuole per legge.
La campagna contro il velo si chiama "Prima che sia troppo tardi" e i sostenitori vogliono agire prima che sia troppo tardi. È una decisione che richiede coraggio, ma è necessaria per proteggere l'identità femminile in Occidente.
la libertà di scelta del velo è un diritto fondamentale e non deve essere limitato solo a causa della religione o della cultura. il fatto che le ragazze italiane possano nascondere la propria bellezza è una questione di identità personale e non deve essere impedita da nessuno. in Italia noi siamo molto liberi con ciò che indossiamo, quindi perché dobbiamo cambiare adesso? 
Questa decisione è come un peso che ci appende al collo... Quante volte abbiamo detto che la libertà di scelta è anche una libertà di responsabilità? Il ministro Plakolm si basa su una definizione di "mortificazione dell'identità femminile"
, ma non ci pensa alle ragionietro alla sua affermazione... È come se stessimo vivendo in un mondo dove il viso è diventato un tabù... Ecco, la verità è che ci sono valori che devono essere difesi e quelli che dobbiamo lasciare morire... 
Il governo deve pensare a tutto il mondo, non solo ai cittadini italiani! 
Questa decisione potrebbe essere un problema anche per le ragazze italiane che si vestono di modo diverso ogni giorno... interessante 
Sembra che i politici vogliano controllare tutto, incluso come le donne si vestono.
Sono d'accordo con Sara, il velo non deve essere imposto dalle autorità, è una questione di libertà e identità. Non capisco perché le ragazze devono nascondere la loro bellezza, è una cosa che fa sembrare più una festa che un'imposizione oscura 
. E poi, se l'Egitto può farlo, noi pure, non c'è ragione di essere superiori agli altri, noi siamo uguali tutti, uomini e donne 
. La Costituzione è la nostra guida, dobbiamo proteggerla in qualsiasi modo possibile 
. E se il ministro Plakolm dice che è una "mortificazione dell'identità femminile", sono d'accordo, è un'idea sciocca e non va tollerata 
.
Il velo fin dalla prima età nelle scuole? È come se volessero ridurre le ragazze a oggetti... non posso immaginarmi. E quell'interpretazione dell'identità femminile è solo un pretesto per controllare le donne. Io penso che sia una questione di libertà, di scelta... e del diritto alle donne di decidere come vogliono veste themselves. 
E poi, se l'Egitto può farlo, perché noi no? Non è logico. È tutto un messo! 
. E quell'idea che il velo sia una "mortificazione dell'identità femminile" è un'espressione perfetta del male che vogliono imporre. 
È proprio il tipo di pensiero che vuole ridurre le donne a oggetti e non più esseri umani. 
E il fatto che in Egitto si faccia la stessa cosa non significa che sia giusto! 
. Questa decisione dell'Austria mi pare un po' troppo dura, capisce? Io penso che la bellezza sia sempre una scelta personale e non dovrebbe essere vietata a nessuno. E se le ragazze italiane vogliono indossare il velo per motivi di identità o tradizione, perché no? È nostro diritto di scegliere come voler ci presentare al mondo 
. E se l'Italia e la Francia decidono di adottare una normativa simile, mi dispiace per quello che potrebbe significare per le famiglie musulmane in Italia 
.
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Questa decisione della ministra Plakolm è una vera follia! Non capisco come possano pensare di vietare il velo fin dalla prima età... è come se volessero cancellare l'identità di tutte le ragazze italiane. E Sara Kelany, responsabile del dipartimento Immigrazione di Fratelli d'Italia, ha ragione a dire che questa pratica non va più tollerata. È un'iniziativa oscura e pericolosa che minaccia la libertà delle donne in Occidente.