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Il portiere della Nazionale italiana, Laura Giuliani, parla di coraggio e cadute con i detenuti di Bollate. La leggenda dei calcio racconta che a sette anni le piaceva buttarsi per terra. Un momento di naturalezza. Ma anche una caduta. Una caduta che può essere difficile da risolvere.
Ecco la sua storia.
Laura Giuliani è nata con il passaporto italiano, ma la sua vita è stata segnata dalla migrazione. L'ha vissuta in Germania e Italia. Ha fatto il lavoro di turni, la panetteria all'alba, gli allenamenti della sera. Ma non ha mai arresso.
Ecco perché parla così con i detenuti: «In fondo nella vita devi sempre parare i colpi». E aggiunge: «È stato il mio modo di uscire dalla zona di comfort». La sua storia è una scelta: lavorare, campo e palla. Un unico modo per non spegnersi.
E poi c'è il momento della finale sfiorata all'Olimpiade di Milano Cortina 2026. E Laura Giuliani parla del suo valore: «La fortuna conta ma il lavoro... quello ti cambia davvero».
Il portiere della Nazionale italiana parla anche dei limiti da spostare. Delle «caverne»: i momenti in cui non vedi niente e capisci chi sei. E parla di ripartire: «Se sei arrivato fin lì, fino a quella caduta, vuol dire che lì avevi qualcosa da imparare». Una frase secca e precisa.
Ecco la storia di Laura Giuliani, una donna che ha vissuto le sfide della vita. E un'esperienza che è stata fondamentale per lei: «Vite in Campo», il progetto che porta lo sport nei luoghi più fragili: scuole, comunità, istituti penitenziari.
Ecco la sua storia.
Ecco la sua storia.
Laura Giuliani è nata con il passaporto italiano, ma la sua vita è stata segnata dalla migrazione. L'ha vissuta in Germania e Italia. Ha fatto il lavoro di turni, la panetteria all'alba, gli allenamenti della sera. Ma non ha mai arresso.
Ecco perché parla così con i detenuti: «In fondo nella vita devi sempre parare i colpi». E aggiunge: «È stato il mio modo di uscire dalla zona di comfort». La sua storia è una scelta: lavorare, campo e palla. Un unico modo per non spegnersi.
E poi c'è il momento della finale sfiorata all'Olimpiade di Milano Cortina 2026. E Laura Giuliani parla del suo valore: «La fortuna conta ma il lavoro... quello ti cambia davvero».
Il portiere della Nazionale italiana parla anche dei limiti da spostare. Delle «caverne»: i momenti in cui non vedi niente e capisci chi sei. E parla di ripartire: «Se sei arrivato fin lì, fino a quella caduta, vuol dire che lì avevi qualcosa da imparare». Una frase secca e precisa.
Ecco la storia di Laura Giuliani, una donna che ha vissuto le sfide della vita. E un'esperienza che è stata fondamentale per lei: «Vite in Campo», il progetto che porta lo sport nei luoghi più fragili: scuole, comunità, istituti penitenziari.
Ecco la sua storia.