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Torino, 30 novembre 2025. Una diatriba in pieno svolgimento, che sembra non avere fine. I centri sociali, sempre nel mirino del ministro della Difesa Guido Crosetto. "Chiudere Askatasuna", l'ordine del giorno della Lega per ritirare la cittadinanza onoraria alla relatrice Onu Francesca Albanese.
"La violenza non è un mezzo di discussione, è un attacco contro tutti", ha detto Crosetto. E aggiunge: "Sono abituato a manifesti di insulti e anche alla poca solidarietà. La solidarietà alla persona offesa non la si dà per la persona ma per dire che quel gesto è sbagliato". Il ministro è stato forte nella sua condanna del centro sociale Askatasuna, che secondo lui è una "fonte costante di aggressione e di violenza".
Ma non tutti sono d'accordo. Alessandra Algostino, docente ordinaria di diritto costituzionale all'Università di Torino, ha cercato di riportare la discussione sul tema puramente giuridico. "L'accostamento fra violenza e il progetto 'bene comune' che coinvolge il comune è strumentale". E aggiunge: "Si tratta di responsabilità individuali, il centro Askatasuna non è il cardine di un'associazione per delinquere".
Un altro capitolo della diatriba si svolge a Bologna, dove la Lega presenterà in aula un ordine del giorno per ritirare la cittadinanza onoraria alla relatrice Onu Francesca Albanese. Un atto che già al momento della votazione aveva suscitato forti polemiche in area centrodestra.
Ma cosa c'è dietro questa diatriba? Cosa vuole dire Crosetto quando chiama per la chiusura del centro sociale Askatasuna? E come può essere interpretata l'accostamento fra violenza e il progetto 'bene comune'? La risposta, forse, si trova nel mezzo della discussione.
"La violenza non è un mezzo di discussione, è un attacco contro tutti", ha detto Crosetto. E aggiunge: "Sono abituato a manifesti di insulti e anche alla poca solidarietà. La solidarietà alla persona offesa non la si dà per la persona ma per dire che quel gesto è sbagliato". Il ministro è stato forte nella sua condanna del centro sociale Askatasuna, che secondo lui è una "fonte costante di aggressione e di violenza".
Ma non tutti sono d'accordo. Alessandra Algostino, docente ordinaria di diritto costituzionale all'Università di Torino, ha cercato di riportare la discussione sul tema puramente giuridico. "L'accostamento fra violenza e il progetto 'bene comune' che coinvolge il comune è strumentale". E aggiunge: "Si tratta di responsabilità individuali, il centro Askatasuna non è il cardine di un'associazione per delinquere".
Un altro capitolo della diatriba si svolge a Bologna, dove la Lega presenterà in aula un ordine del giorno per ritirare la cittadinanza onoraria alla relatrice Onu Francesca Albanese. Un atto che già al momento della votazione aveva suscitato forti polemiche in area centrodestra.
Ma cosa c'è dietro questa diatriba? Cosa vuole dire Crosetto quando chiama per la chiusura del centro sociale Askatasuna? E come può essere interpretata l'accostamento fra violenza e il progetto 'bene comune'? La risposta, forse, si trova nel mezzo della discussione.