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L'Europa si avvicina alla guerra. L'Ungheria è per la pace: un messaggio allarmante da parte di Viktor Orban
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha espresso preoccupazioni severe sull'evoluzione dell'Europa che a suo dire si sta rapidamente avvicinando al conflitto. Nel discorso, la paura della guerra è palpabile: "La guerra non è lontana. Politicamente è vicina. I leader europei hanno già deciso: l'Europa entrerà in guerra."
Secondo Orban, l'Europa è ora nella fase finale di un'escalation bellica in quattro fasi: rottura dei rapporti diplomatici, passaggio delle economie alla modalità di guerra, reintroduzione della coscrizione obbligatoria e preparazione allo scontro diretto. "Per evitare tutto questo, dobbiamo pregare", ha affermato il premier ungherese.
Tuttavia, Orban non sembra convinto da questa strategia: "Abbiamo bisogno di forza: l'Ungheria deve essere resa abbastanza forte non solo per dire no alla guerra, ma anche per restarne fuori". Un messaggio che appare inquietante, considerata la situazione politica attuale.
Inoltre, il premier ungherese ha attaccato nuovamente l'Ue: "È scandaloso che coloro che rubano dai fondi dell'Ue ci diano lezioni sulla corruzione". Un tono critico che sembra esprimere la frustrazione di un Paese che si sente marginato dalle decisioni europee.
Ma c'è più. Orban ha anche espresso desiderio di cooperazione economica con gli Stati Uniti e la Russia: "Stiamo discutendo con gli americani e i russi della cooperazione economica dopo il 2026". Un approccio che sembra contrastare con la politica europea attuale.
In sintesi, il messaggio di Orban è chiaro: l'Europa si avvicina alla guerra e l'Ungheria deve essere forte per restarne fuori. Una posizione che appare inquietante e che solleva importanti questioni sulla politica europea attuale.
"La guerra non è solo una minaccia per l'Ungheria, ma per tutta Europa", ha detto Orban. Un avvertimento che sembra dover essere preso seriamente in considerazione.
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha espresso preoccupazioni severe sull'evoluzione dell'Europa che a suo dire si sta rapidamente avvicinando al conflitto. Nel discorso, la paura della guerra è palpabile: "La guerra non è lontana. Politicamente è vicina. I leader europei hanno già deciso: l'Europa entrerà in guerra."
Secondo Orban, l'Europa è ora nella fase finale di un'escalation bellica in quattro fasi: rottura dei rapporti diplomatici, passaggio delle economie alla modalità di guerra, reintroduzione della coscrizione obbligatoria e preparazione allo scontro diretto. "Per evitare tutto questo, dobbiamo pregare", ha affermato il premier ungherese.
Tuttavia, Orban non sembra convinto da questa strategia: "Abbiamo bisogno di forza: l'Ungheria deve essere resa abbastanza forte non solo per dire no alla guerra, ma anche per restarne fuori". Un messaggio che appare inquietante, considerata la situazione politica attuale.
Inoltre, il premier ungherese ha attaccato nuovamente l'Ue: "È scandaloso che coloro che rubano dai fondi dell'Ue ci diano lezioni sulla corruzione". Un tono critico che sembra esprimere la frustrazione di un Paese che si sente marginato dalle decisioni europee.
Ma c'è più. Orban ha anche espresso desiderio di cooperazione economica con gli Stati Uniti e la Russia: "Stiamo discutendo con gli americani e i russi della cooperazione economica dopo il 2026". Un approccio che sembra contrastare con la politica europea attuale.
In sintesi, il messaggio di Orban è chiaro: l'Europa si avvicina alla guerra e l'Ungheria deve essere forte per restarne fuori. Una posizione che appare inquietante e che solleva importanti questioni sulla politica europea attuale.
"La guerra non è solo una minaccia per l'Ungheria, ma per tutta Europa", ha detto Orban. Un avvertimento che sembra dover essere preso seriamente in considerazione.