Istituti Zooprofilattici: il cuore della rete per la prevenzione dell'One Health
Nel cuore delle regioni, le Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani si sono riuniti al Forum di Arezzo per portare avanti l'avvio del progetto "Rete IZS" e discutere delle strategie per la prevenzione dei rischi sanitari. La rete, con 10 sedi centrali e decine di sezioni diagnostiche, costituisce un'infrastruttura unica nel panorama europeo.
La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali è un modello unico in Europa che rappresenta un presidio essenziale per la prevenzione. La sua forza risiede nella capillare distribuzione sul territorio e nella capacità di integrare rapidamente le competenze, garantendo un sistema di sorveglianza avanzato e una risposta efficace a tutela della salute pubblica in ottica One Health.
Il Forum ha concentrato l'attenzione innanzitutto sul rapporto tra vettori e cambiamento climatico. Il riscaldamento globale, la tropicalizzazione del clima e le modifiche degli habitat stanno favorendo l'espansione di zanzare, zecche e altri vettori in aree e periodi dell'anno un tempo considerati a basso rischio. La Rete IZS contribuisce a individuare precocemente le malattie trasmesse da vettori e a definire strategie di prevenzione adeguate ai nuovi scenari epidemiologici.
Inoltre, la rete affronta la sicurezza alimentare e la prevenzione delle tossinfezioni. I controlli lungo tutta la filiera, i piani di monitoraggio sui principali patogeni di origine alimentare, la capacità di risposta rapida in caso di focolai e le attività di formazione rivolte agli operatori rappresentano strumenti essenziali per ridurre il rischio di eventi avversi e proteggere il consumatore finale.
La salute degli ecosistemi è un'altra direttrice importante del progetto. Programmi di sorveglianza ambientale, studi sui contaminanti, attività di ricerca sulle interazioni tra fauna selvatica, animali d'allevamento e ambiente consentono agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di agire come vere e proprie sentinelle delle trasformazioni in atto nei territori.
L'approccio One Health è centrale nel progetto. La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si conferma un presidio essenziale per la prevenzione e la gestione del rischio, proprio perché agisce come un sistema coeso capace di anticipare le crisi e gestirne le criticità in linea con le sfide poste dai cambiamenti climatici e ambientali.
La partecipazione al Forum è l'occasione per ribadire che la sanità di domani si costruisce anche e sempre a partire dai territori, dalle filiere alimentari e dagli ecosistemi che li sostengono.
Nel cuore delle regioni, le Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani si sono riuniti al Forum di Arezzo per portare avanti l'avvio del progetto "Rete IZS" e discutere delle strategie per la prevenzione dei rischi sanitari. La rete, con 10 sedi centrali e decine di sezioni diagnostiche, costituisce un'infrastruttura unica nel panorama europeo.
La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali è un modello unico in Europa che rappresenta un presidio essenziale per la prevenzione. La sua forza risiede nella capillare distribuzione sul territorio e nella capacità di integrare rapidamente le competenze, garantendo un sistema di sorveglianza avanzato e una risposta efficace a tutela della salute pubblica in ottica One Health.
Il Forum ha concentrato l'attenzione innanzitutto sul rapporto tra vettori e cambiamento climatico. Il riscaldamento globale, la tropicalizzazione del clima e le modifiche degli habitat stanno favorendo l'espansione di zanzare, zecche e altri vettori in aree e periodi dell'anno un tempo considerati a basso rischio. La Rete IZS contribuisce a individuare precocemente le malattie trasmesse da vettori e a definire strategie di prevenzione adeguate ai nuovi scenari epidemiologici.
Inoltre, la rete affronta la sicurezza alimentare e la prevenzione delle tossinfezioni. I controlli lungo tutta la filiera, i piani di monitoraggio sui principali patogeni di origine alimentare, la capacità di risposta rapida in caso di focolai e le attività di formazione rivolte agli operatori rappresentano strumenti essenziali per ridurre il rischio di eventi avversi e proteggere il consumatore finale.
La salute degli ecosistemi è un'altra direttrice importante del progetto. Programmi di sorveglianza ambientale, studi sui contaminanti, attività di ricerca sulle interazioni tra fauna selvatica, animali d'allevamento e ambiente consentono agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di agire come vere e proprie sentinelle delle trasformazioni in atto nei territori.
L'approccio One Health è centrale nel progetto. La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali si conferma un presidio essenziale per la prevenzione e la gestione del rischio, proprio perché agisce come un sistema coeso capace di anticipare le crisi e gestirne le criticità in linea con le sfide poste dai cambiamenti climatici e ambientali.
La partecipazione al Forum è l'occasione per ribadire che la sanità di domani si costruisce anche e sempre a partire dai territori, dalle filiere alimentari e dagli ecosistemi che li sostengono.