La PA si invecchia: un terzo dei dipendenti andranno in pensione entro dieci anni.
Il pubblico ministero italiano sta perdendo i suoi giovani. Quasi l'80% dei dipendenti pubblici conta più di 40 anni, con la classe d'età tra i 55 e i 59 anni che è ormai la più frequente nella scuola, nella sanità, negli enti locali e negli uffici. Questo quadro emerge dall'ultimo Osservatorio dell'Inps.
Il governo ha fatto un po' di strada in questo senso: il numero di lavoratori pubblici è aumentato del 1,5% rispetto all'anno scorso, grazie anche alle tornate di assunzioni. Ma la maggioranza dei dipendenti continuano ad essere anziani. "La PA si sta invecchiando sempre più", osserva Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione.
Il quadro economico non è molto migliore: il retributo medio è di 35.350 euro, ma tra i lavoratori a tempo indeterminato l'oscillazione è ampia. I dipendenti universitari e quelli delle risorse sono ai più alti stipendi (55.000-60.000 euro), mentre quelli della scuola e degli enti locali hanno un retributo molto più basso (30.000 euro).
Ma il problema non si limita al piano economico: anche per quanto riguarda l'età, la PA si sta invecchiando. Le donne superano i uomini con un'incidenza del 61% e le lavoratrici sono più pagate delle lavoratori. Tuttavia, il maggior ricorso al part-time pesa soprattutto sulle donne.
Il Nord e il Centro-Settentrione sono gli zone dove i dipendenti pubblici ricevono retributi più bassi (34.000 euro in entrambe le regioni). Al contrario, il Nord-Est ha un valore medio di 37.000 euro.
Il pubblico ministero italiano sta perdendo i suoi giovani. Quasi l'80% dei dipendenti pubblici conta più di 40 anni, con la classe d'età tra i 55 e i 59 anni che è ormai la più frequente nella scuola, nella sanità, negli enti locali e negli uffici. Questo quadro emerge dall'ultimo Osservatorio dell'Inps.
Il governo ha fatto un po' di strada in questo senso: il numero di lavoratori pubblici è aumentato del 1,5% rispetto all'anno scorso, grazie anche alle tornate di assunzioni. Ma la maggioranza dei dipendenti continuano ad essere anziani. "La PA si sta invecchiando sempre più", osserva Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione.
Il quadro economico non è molto migliore: il retributo medio è di 35.350 euro, ma tra i lavoratori a tempo indeterminato l'oscillazione è ampia. I dipendenti universitari e quelli delle risorse sono ai più alti stipendi (55.000-60.000 euro), mentre quelli della scuola e degli enti locali hanno un retributo molto più basso (30.000 euro).
Ma il problema non si limita al piano economico: anche per quanto riguarda l'età, la PA si sta invecchiando. Le donne superano i uomini con un'incidenza del 61% e le lavoratrici sono più pagate delle lavoratori. Tuttavia, il maggior ricorso al part-time pesa soprattutto sulle donne.
Il Nord e il Centro-Settentrione sono gli zone dove i dipendenti pubblici ricevono retributi più bassi (34.000 euro in entrambe le regioni). Al contrario, il Nord-Est ha un valore medio di 37.000 euro.