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L'era della Guerra Fredda. La lezione dell'onorevole Galli della Loggia
I movimenti di liberazione dal dominio coloniale degli anni '50 e '60, che si verificarono in numerose parti d'Asia e Africa, erano spesso accompaggiati da movimenti di guerriglia o di liberazione che ricevevano il sostegno politico, armi e finanziamenti dalla Unione Sovietica. Era come se i vari Paesi europei fossero stati messi sull'avviso di quello che sarebbe successo nei decenni successivi: la crescita dell'influenza comunista nel mondo extraeuropeo.
L'inasprimento dei rapporti con il blocco occidentale fece da traino a questa diffusione. La Unione Sovietica, infatti, si guadagnò un prestigio e una influenza sempre maggiore nel mondo extraeuropeo. Nonostante la fine della colonia in America Latina, molti Stati erano comunque assoggettati agli Stati Uniti e ai loro interessi economici. Uno di questi stati era Cuba, dove una rivoluzione guidata da Fidel Castro rovesciò il governo precedente nel 1959.
Dopo pochi anni, anche Cuba si legò mani e piedi all'Unione Sovietica, istituendo un regime paracomunista. La risposta degli Stati Uniti fu quasi una confrontazione militare tra le due superpotenze nel 1962. Il fatto che il regime comunista sia stato instaurato così vicino alle coste statunitensi era evidentemente un'inquietudine per i leadership americani.
La Guerra Fredda, dunque, fu una lezione imparata dai leader sovietici e dalle nuove guerre di indipendenza. La Unione Sovietica aveva dimostrato la sua influenza nel mondo extraeuropeo ed era diventata il simbolo della resistenza contro i imperialismi occidentali.
I movimenti di liberazione dal dominio coloniale degli anni '50 e '60, che si verificarono in numerose parti d'Asia e Africa, erano spesso accompaggiati da movimenti di guerriglia o di liberazione che ricevevano il sostegno politico, armi e finanziamenti dalla Unione Sovietica. Era come se i vari Paesi europei fossero stati messi sull'avviso di quello che sarebbe successo nei decenni successivi: la crescita dell'influenza comunista nel mondo extraeuropeo.
L'inasprimento dei rapporti con il blocco occidentale fece da traino a questa diffusione. La Unione Sovietica, infatti, si guadagnò un prestigio e una influenza sempre maggiore nel mondo extraeuropeo. Nonostante la fine della colonia in America Latina, molti Stati erano comunque assoggettati agli Stati Uniti e ai loro interessi economici. Uno di questi stati era Cuba, dove una rivoluzione guidata da Fidel Castro rovesciò il governo precedente nel 1959.
Dopo pochi anni, anche Cuba si legò mani e piedi all'Unione Sovietica, istituendo un regime paracomunista. La risposta degli Stati Uniti fu quasi una confrontazione militare tra le due superpotenze nel 1962. Il fatto che il regime comunista sia stato instaurato così vicino alle coste statunitensi era evidentemente un'inquietudine per i leadership americani.
La Guerra Fredda, dunque, fu una lezione imparata dai leader sovietici e dalle nuove guerre di indipendenza. La Unione Sovietica aveva dimostrato la sua influenza nel mondo extraeuropeo ed era diventata il simbolo della resistenza contro i imperialismi occidentali.