VoceDiReggio
Well-known member
Un racconto di fantasia scatenato per una contesa reale? Quello della vicenda del Diario Amico, un'antologia di racconti scritta da una bambina di 12 anni che ha vinto un concorso ispirato alla vita nelle valli di montagna. Il tema era la storia di un gatto blogger che intervista altri animali, ma anche una mucca si fa sentire e chiede giustizia per le condizioni in cui viene trattata.
Il racconto è stato pubblicato sul Diario Amico, una pubblicazione curata dall'ufficio scolastico provinciale e distribuita nelle scuole del Verbano Cusio Ossola. Ma non tutti sono contenti della vicenda. Le associazioni degli allevatori hanno chiesto il ritiro della pubblicazione e la rimozione delle pagine contestate, affermando di non essere disposte a tollerare le parole utilizzate dalla mucca.
Ma perché tanta opposizione? Forse dovremmo semplicemente accogliere le opinioni diverse dalle nostre, anche se non siamo d'accordo con il contenuto. Una mucca non può rispondere all'intervista di un gatto blogger e non può pensare in modo autonomo. Sono solo animali da reddito, sfruttati per il loro latte senza il loro consenso.
Tuttavia, i racconti di fantasia possono essere liberi di esprimersi come vogliono, anche se non riflettono la realtà. Ecco perché si può accogliere l'idea che gli animali prendano il controllo della fattoria e si ergano al di sopra di tutti, proprio come nel romanzo del 1945 di George Orwell.
Ma cosa ci fa la politica in tutto questo? Anche l'interrogazione parlamentare annunciata sulla vicenda del Diario Amico sembra un po' fuori posto. Forse dovremmo chiederci se è necessaria una legge per proteggere gli animali da sfruttamento e non solo lasciare che i racconti di fantasia ci ispirino a combattere per la giustizia.
In ogni caso, è importante ricordare che gli animali sono più di merce e non semplicemente strumenti da sfruttare. Ecco perché dobbiamo sempre dare attenzione alle loro voci e ai loro bisogni, anche se sono solo animali.
Il racconto è stato pubblicato sul Diario Amico, una pubblicazione curata dall'ufficio scolastico provinciale e distribuita nelle scuole del Verbano Cusio Ossola. Ma non tutti sono contenti della vicenda. Le associazioni degli allevatori hanno chiesto il ritiro della pubblicazione e la rimozione delle pagine contestate, affermando di non essere disposte a tollerare le parole utilizzate dalla mucca.
Ma perché tanta opposizione? Forse dovremmo semplicemente accogliere le opinioni diverse dalle nostre, anche se non siamo d'accordo con il contenuto. Una mucca non può rispondere all'intervista di un gatto blogger e non può pensare in modo autonomo. Sono solo animali da reddito, sfruttati per il loro latte senza il loro consenso.
Tuttavia, i racconti di fantasia possono essere liberi di esprimersi come vogliono, anche se non riflettono la realtà. Ecco perché si può accogliere l'idea che gli animali prendano il controllo della fattoria e si ergano al di sopra di tutti, proprio come nel romanzo del 1945 di George Orwell.
Ma cosa ci fa la politica in tutto questo? Anche l'interrogazione parlamentare annunciata sulla vicenda del Diario Amico sembra un po' fuori posto. Forse dovremmo chiederci se è necessaria una legge per proteggere gli animali da sfruttamento e non solo lasciare che i racconti di fantasia ci ispirino a combattere per la giustizia.
In ogni caso, è importante ricordare che gli animali sono più di merce e non semplicemente strumenti da sfruttare. Ecco perché dobbiamo sempre dare attenzione alle loro voci e ai loro bisogni, anche se sono solo animali.